Verso le 15.30 di ieri, le Volanti della Questura di Como sono state allertate dal personale della Polizia Penitenziaria che segnalava un folto gruppo di persone incappucciate poste sul retro del carcere, che urlava frasi a favore dei detenuti accendendo anche dei fumogeni.
Assieme ad alcuni agenti della Polizia Penitenziaria, i poliziotti delle volanti, supportati anche da alcune pattuglie della Polizia di Frontiera e dell’Arma dei Carabinieri, hanno affrontato il gruppo di persone che, alla vista delle pattuglie si è velocemente diviso, sparpagliandosi nelle strade adiacenti e salendo in varie auto.
Le pattuglie sono comunque riuscite a bloccare, dopo un breve inseguimento e l’intimazione di fermarsi utilizzando i sistemi di avviso, sei giovani - di cui cinque donne - dai 25 ai 30 anni, quattro comasche ed una senese, tutte con precedenti amministrativi a loro carico, a bordo di una delle auto. Nonostante l’opposizione fisica di uno di loro - risultato poi un trentaquattrenne - che si era interposto tra l’auto e gli agenti, spintonandoli con veemenza, sono state portate in Questura per la loro identificazione e la denuncia in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale e manifestazione non autorizzata.
Sia durante le fasi del fermo che della permanenza in Questura, il trentaquattrenne ha continuato a tenere nei confronti degli agenti un comportamento ostile opponendo fattiva resistenza.
E' ora a disposizione dei magistrati comaschi.
Oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria, gli esperti della Divisione di Polizia Anticrimine hanno immediatamente redatto e notificato a carico di due ragazze residenti fuori provincia, il foglio di via obbligatorio della durata di un anno, firmato dal Questore di Como Marco Cali’.
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