L'accusa nei suoi confronti è grave: tentato omicidio.
E' per questo che, nei suoi confronti, era stata spiccata una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bergamo.
L'uomo, un trentenne marocchino senza fissa dimora, aveva fatto perdere le sue tracce subito dopo l'aggressione in piena notte, nel novembre scorso a Nembro, ad un connazionale di 26 anni.
Il giovane, probabilmente nel corso di un tentativo di rapina, era stato raggiunto da un fendente al petto che aveva raggiunto anche il cuore.
L'intervento del fratello, di 31 anni, lo aveva salvato grazie anche al ricovero immediato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Ora, il presunto colpevole è stato rintracciato proprio a Bergamo dai carabinieri che si stavano occupando del caso: è a disposizione dei magistrati orobici per chiarire la sua posizione.
Intanto, proseguono le indagini per accertare le motivazioni dell'aggressione.
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