Dalle prime luci dell’alba i militari della Guardia di Finanza di Bologna, coordinati dalla locale Procura delle Repubblica, stanno operando una serie di perquisizioni nei confronti di 10 persone, ex soci e amministratori del noto Gruppo “Mercatone Uno”, indagate per il reato di “bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione” per aver “spogliato”, attraverso una serie di sofisticate manovre finanziarie e societarie, la struttura commerciale per oltre 300 milioni di euro.
Contestualmente si sta dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo delle quote della CVE srl in cui sono illecitamente confluiti i numerosi immobili (presenti su tutto il territorio nazionale e del valore di 170 milioni di euro) di cui il Gruppo era in possesso e dove ancora vengono esercitate le attività commerciali.
Le indagini si sono concentrate su alcune articolate e complesse operazioni societarie straordinarie, poste in essere tra il 2005 ed il 2013, riconducibili ad un unico disegno ideato e finalizzato a depauperare il patrimonio dell’azienda privandola tra l’altro delle garanzie per le esposizioni esistenti soprattutto verso il sistema bancario.
In particolare è stato accertato come tali beni siano stati ceduti ad un fondo immobiliare lussemburghese (per poi successivamente passare alla CVE Srl, una vera e propria “società cassaforte” costituita ad hoc) che era riconducibile ai soci della holding Imolese ma che il prezzo di tale vendita sia stato pagato utilizzando di fatto le stesse risorse finanziarie aziendali.
Tali operazioni hanno contribuito in maniera determinante a provocare il dissesto finanziario che ha condotto il Gruppo Mercatone Uno, meno di due anni fa, a richiedere e ottenere l’ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria Speciale per le grandi imprese in crisi (cosiddetta Legge Marzano).
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