Rapina l'auto ad un sessantacinquenne e si da alla fuga assieme ad un complice; inseguito dai carabinieri, viene arrestato al termine di una fuga rocambolesca.

In piena notte i Carabinieri di Treviglio hanno arrestato in flagranza di reato, dopo un rocambolesco inseguimento prima in auto e poi a piedi, un marocchino 20enne, clandestino sul territorio nazionale e con alle spalle già altri precedenti.

Lo straniero, insieme ad un complice tuttora ricercato dai militari, dopo aver rapinato della propria auto un 65enne in centro a Bergamo, si era dato alla fuga col veicolo. In particolare, i due rapinatori stranieri hanno aggredito alle spalle il 65enne con un martello “infrangi-vetro”, colpendolo ripetutamente al viso ed al capo, mentre la vittima stava sbrinando i vetri della propria auto.

Subito dopo la brutale violenza, i due si sono allontanati, venendo comunque dopo alcuni minuti intercettati a Ghisalba da una “gazzella” del Nucleo Radiomobile di Treviglio e da una pattuglia di Martinengo impegnati nell’ordinaria attività di controllo del territorio. Dopo un iniziale inseguimento in auto per le vie del centro di Ghisalba, i due rapinatori si davano ad un certo punto alla fuga a piedi per i campi, abbandonando il mezzo precedentemente rapinato. Uno di loro, inseguito per quasi un chilometro, veniva infine bloccato dai militari e così arrestato, dopo comunque aver ingaggiato un corpo a corpo con i militari.

Si tratta di un marocchino 20enne, clandestino sul territorio nazionale e con alle spalle già altri precedenti contro il patrimonio. Recuperato sia il mezzo sottratto che l’arma impropria utilizzata per la rapina, sottoposta a sequestro. Informato il magistrato di turno, il 20enne magrebino arrestato con le contestazioni di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, è stato condotto in carcere a Bergamo, dove nei prossimi giorni verrà sottoposto ad interrogatorio di convalida davanti al GIP.

Già restituita l’autovettura al 65enne, che è dovuto altresì ricorrere alle cure mediche a causa delle lesioni patite all’atto della relativa aggressione. Ne avrà per alcuni giorni.