Un evento targato Fisar (Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori) per imparare a “sciabolare”.

Nella sede Fisar alla Wasken Boys di piazzale degli sport,  i corsisti sommelier di Lodi si sono ritrovati per un ripasso della tecnica del servizio e per imparare un sistema spettacolare: la sciabolata, ossia l’apertura di una bottiglia di spumante con una sciabola anziché usare il classico cavatappi. Due momenti interessanti e coinvolgenti che hanno suscitato il grande interesse degli intervenuti.

La lezione sullo stile, il portamento e  il servizio è stato tenuto da Laura Sandoli, miglior sommelier italiana del 2009, che ha sciorinato i particolari, le tecniche e le movenze che devono avere i sommelier professionisti quando aprono una bottiglia e quando servono il cliente al ristorante o nel corso di un evento di degustazione.

La Sandoli ha poi guidato la tanto attesa sciabolata, il momento che costituiva il piatto forte del seminario. Per sciabolata si intende il metodo di aprire le bottiglie di spumante, rigorosamente metodo classico, quindi tipo champagne, con l’utilizzo di una sciabola anziché di un normale cavatappi. Questo modo di aprire le bottiglie risale, secondo la tradizione,  all’epoca napoleonica, quando lo stesso condottiero francese, al termine di una giornata di battaglie, festeggiava assieme ai suoi ufficiali con dello champagne le cui bottiglie venivano tranciate di netto all’altezza superiore del collo, per poi berne agevolmente il contenuto.

Le  sciabole utilizzate dagli odierni sommelier sono senza filo, quindi non pericolose, quasi prive di punta, ma che con un colpo secco, assestato in un punto preciso della bottiglia, riescono a far saltare l’estremità del collo, senza far sversare il contenuto per terra. I corsisti si sono cimentati in questa azione, che ha suscitato l’interesse e il divertimento di tutti. Più tardi, al momento dell’aperitivo,  si è bevuto  il vino delle bottiglie “decapitate” , apprezzandone la finezza del gusto, i profumi e la preziosa consistenza.

Alla giornata era presente tra gli altri anche la miglior Sommelier del 2016 Lorena Lancia, che si è distinta per la classe e la presenza, oltre che per la competenza nelle degustazioni.

Grazie alla Fisar Lodi che ha organizzato lo splendido seminario, complimenti alla delegata Ursula Riccardi, dinamica e  attivissima dirigente del gruppo lodigiano,  grazie alle bravissime sommelier Lorena e  Laura, elogi anche a Rocco Chiarillo e ad Alessia Rossi, sempre attenti ai particolari per la buona riuscita della manifestazione

(Daniele Acconci)