I Carabinieri di Treviglio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare interdittiva emessa nei confronti di un maestro 60enne, in servizio presso la Scuola Primaria di Ghisalba.
L’uomo, come disposto dal GIP del Tribunale di Bergamo, è stato destinatario di un provvedimento di sospensione dall’insegnamento, a seguito delle gravi condotte di maltrattamenti pluriaggravati commesse, in particolare, nei confronti di due studenti delle scuole elementari.
Nel provvedimento cautelare il Giudice parla di sistematiche azioni violente e mortificanti poste in essere dal maestro nel corso dell’attività didattica svolta all’interno dell’Istituto Scolastico, dove da anni appunto insegnava.
Gli episodi contestati sono diversi, verificatisi in classe ma anche in occasione di uscite scolastiche, come ricostruito dai Carabinieri di Martinengo che per mesi hanno svolto indagini riservate.
Si parla di strattonamenti, di spintonamenti, di calci, pugni e schiaffi su varie parti del corpo ai danni nello specifico di un alunno, nonché di lancio di penne, gomme e di altro materiale di cancelleria. A tutto ciò, si sommavano altresì le mortificazioni verbali espresse con insulti vari di natura denigratoria nei confronti degli studenti vittime del comportamento insofferente del 60enne. Insomma, una serie continua di violenze fisiche e morali.
Alcune di queste condotte risalivano addirittura al 2013 ed erano tuttora in corso di esecuzione. Nei confronti di uno dei due studenti minorenni, il maestro si sarebbe anche spinto oltre, chiudendolo contro la sua volontà all’interno di una stanza per alcuni minuti.
Le indagini degli inquirenti sono iniziate nell’ottobre 2016 ed ora si è arrivati all’epilogo con l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti del 60enne.
E’ stata un’insegnante della stessa Scuola a far scattare gli accertamenti degli inquirenti.
Sino al termine dell’anno scolastico, così come imposto dall’Autorità Giudiziaria di Bergamo, il maestro elementare 60enne non potrà più esercitare la sua funzione.
Nei prossimi giorni verrà infine interrogato dal GIP in relazione alle gravissime accuse di maltrattamenti mossegli, aggravate dal fatto di aver commesso il tutto in violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione e di aver commesso tali fatti all’interno di un istituto di formazione.
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