Si chiama “Geo polfer” il progetto innovativo il cui fine è aggiornare le tecnologie in dotazione alla Polizia ferroviaria.
Le nuove sfide impongono un costante adeguamento degli strumenti in dotazione e, questa mattina, a Roma, alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli, il direttore centrale delle Specialità Roberto Sgalla ed il direttore del Servizio polizia ferroviaria Armando Nanei hanno illustrato l’ultimo nato: il sistema “Geo Polfer”.
In un unico strumento, grande quanto uno smartphone, sono state concentrate diverse funzioni: la geo localizzazione delle pattuglie innanzi tutto, che consente alla sala operativa di conoscere l’esatta posizione delle pattuglie sul territorio per la sicurezza degli operatori e per la razionale gestione dei servizi.
Ma Geopolfer è molto altro: è un collegamento radio con la sala operativa, un terminale collegato al Centro elaborazione dati delle Forze di polizia, un sistema per videoconferenze, un apparato che può fare e trasmettere foto e video ed è infine una termocamera che rileva la presenza di fonti di calore all’interno di borse e valigie.
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