Ennesima operazione antidroga tra Lodigiano e Pavese.
La Polizia di Lodi ha eseguito 18 arresti su 30 misure cautelari emesse per spaccio di sostanze stupefacenti; l'operaizone ha interessato 27 marocchini e tre italiani, quasi tutti pregiudicati di età compresa fra i 24 e i 45 anni.
Le indagini, avviate nel 2015, hanno permesso di identificare i soggetti che spacciavano sostanze stupefacenti effettuando le consegne direttamente presso le abitazioni dei clienti o incontrandosi su strade di campagna.
Proprio sfruttando la particolare conformazione del territorio lodigiano, sia il denaro frutto dell’illecita attività che la droga venivano nascosti nei fondi agricoli e nascosti in sacchetti di cellophane celati sotto il fogliame.
Alcuni degli arrestati che gestiscono a Sant’Angelo Lodigiano varie attività commerciali, utilizzavano anche le sedi delle loro attività quali luoghi di incontri per lo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, un minimarket, attività di copertura, di via Pandini; il titolare - un marocchino - dichiarava un reddito di soli mille euro l’anno.
I poliziotti, seguendo i canali di approvvigionamento dello stupefacente, hanno potuto identificare 4 fornitori, che, provenienti da Milano e da Rozzano, rifornivano quotidianamente i “locali” incontrandoli sempre a Sant’Angelo.
Il monitoraggio dei fornitori ha permesso di identificare anche i componenti di altre due “batterie” di nordafricani che spacciavano nei fondi agricoli di Villanova del Sillaro e di Vidigulfo. Luoghi che nell’orario convenuto divenivano veri e propri supermarket della droga a cielo aperto, il cui giro di affari si aggirava tra i 3mila e i 4mila euro al giorno. Sequestrati nel corso dell’operazione anche mezzo kg di eroina, un etto di hashish e 20.000 euro in contanti trovati dall’unità cinofila proprio nel minimarket.
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