Sono stati confermati stamani, nel processo per direttissima in Tribunale a Lodi, gli arresti dei due ladri colti in flagranza di reato nella notte tra martedì e ieri, mentre stavano per razziare un appartamento a Crespiatica.
Si tratta di E.P., 34enne albanese, pluripregiudicato, che fino alla scorsa primavera si trovava ai domiciliari (nella sua residenza proprio a Crespiatica a 200 metri dalla palazzina presa di mira in questa occasione) per scontare una pena per furti in tabaccherie. L’uomo è stato condotto in carcere a Lodi in attesa della prossima udienza del 15 settembre.
Il complice invece, con cui pare avesse fatto da poco “società”, è il connazionale V.P., 32enne, di “facciata” piastrellista. Per lui il giudice ha disposto i domiciliari nella sua abitazione di Buscate (Mi).
I due avevano fatto irruzione nell’appartamento al primo piano di una palazzina, approfittando del fatto che i proprietari si trovavano in vacanza, arrampicandosi sul balcone per poi forzare una portafinestra. I rumori nel cuore della notte però hanno insospettito un vicino di casa che ha chiamato i Carabinieri, i quali giunti sul posto, sono riusciti a bloccare la coppia di ladri.
Successivamente sono scattate le perquisizioni presso le abitazioni domiciliari: al domicilio di E.P. non è stato trovato nulla, ma la presenza della sua fidanzata ha insospettito i Carabinieri che hanno poi proceduto a perquisire anche l’appartamento della donna, a Chieve, dove è stata rinvenuta la refurtiva residua di una serie di furti, tra cui smartphone, portatili, bigiotteria, orologi, articoli di elettronica e altri oggetti di minor valore, se non quello affettivo delle vittime.
La donna, di origini romene, è stata quindi denunciata per concorso in ricettazione. Mentre a casa di V.P. non è stato ritrovato niente.
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