Ultime ore di autonomia delle Camere di Commercio di Lodi e di Monza.
Da domani, infatti, i due enti confluiranno nella Camera di Commercio della Città Metropolitana di Milano ponendo fine, quindi, all'esperienza autonoma che si era avviata con la nascita delle due nuove province lombarde.
In questi ultimi venti anni l'ente di via Haussmann a Lodi aveva gestito in proprio le attività annesse all'ente camerale a favore delle imprese associate. Presieduta inizialmente da Francesco Ferrari, la Camera di Commercio è stata gestita negli ultimi mesi da Pierfrancesco Cecchi, in attesa di confluire in quella che diventerà domani l'ente camerale più importante a livello non solo nazionale.
La scelta di ritornare sotto l'egida milanese era stata caldeggiata dagli stessi operatori lodigiani, che hanno optato per la metropoli rispetto alle altre possibilità aperte.
In Lombardia resta aperta la vicenda della Camera di Commercio di Pavia: gli enti locali aveva chiesto di restare autonomi, ma il governo centrale ne ha fissato la confluenza con Mantova e Cremona.
Da domani, comunque, per il Lodigiano e la Brianza si apre una nuova fase per quanto concerne l'assistenza ed il sostegno alle attività produttive.
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