"In Lombardia rappresentiamo circa il 10-11% della produzione totale del Parmigiano-Reggiano, un formaggio simbolo del Made in Italy, in grado di trascinare le vendite anche di altri prodotti. Noi continueremo a sostenerlo, dal momento che è un prodotto di alta gamma, che rappresenta il territorio".
Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, intervenendo oggi a Modena all'assemblea del Consorzio di tutela del Parmigiano-Reggiano.
"Come Regione abbiamo inserito fra i modelli finanziabili i cosiddetti Pia, i Piani integrati d'area, e so che i produttori stanno lavorando per lanciare il Parmigiano-Reggiano mantovano, che non vuole essere né un sotto-marchio né una alternativa, ma una modalità di promuovere un territorio che riteniamo essere strategico per un formaggio come il vostro", ha annunciato l'assessore lombardo.
"Penso che la strada della produzione calmierata - ha detto Fava - sia una questione positiva e che competa al Consorzio di tutela definire il piano produttivo, concordemente con le aspettative del mercato".
Negli ultimi anni si è passati da una produzione di 3.000.000 di forme a 3.650.000.
"Si tratta ora di vincere la sfida per conquistare nuove fette di mercato, in una fase in cui i prezzi di vendita hanno registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno - ha concluso Fava -. Non sarà comunque facile conquistare il mercato domestico, soprattutto perché si è visto che gran parte delle oscillazioni sulle vendite interne sono legate alle promozioni e, dunque, a questioni di prezzo".
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