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MIGRANTI: ACCOGLIENZA DIFFUSA ANCHE NEL LODIGIANO

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Giovedì 19 Ottobre 2017

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Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 18 ottobre, il Prefetto di Lodi, Patrizia Palmisani, ha incontrato i Sindaci del territorio.

Tema dell’incontro, largamente partecipato, la proposta di sottoscrizione di un “Protocollo per un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti la protezione internazionale”, che si inserisce nel solco del “Piano nazionale di ripartizione dei richiedenti asilo e dei rifugiati”.

L’Intesa – ha sottolineato il Prefetto – è finalizzata a individuare nuove, più condivise forme e modalità di accoglienza attraverso il fattivo coinvolgimento del territorio nel governo del processo decisionale. Un territorio non più destinatario passivo di disposizioni calate dall’alto, ma attore privilegiato delle scelte che lo riguardano.

Proprio per tale motivo – ha evidenziato la Palmisani – l’iniziativa  è già stata sottoposta all’attenzione del Presidente della Provincia e del rappresentante provinciale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che hanno espresso il loro apprezzamento al riguardo.

Il Piano è imperniato sul potenziamento del sistema SPRAR, assunto a modello di riferimento nazionale per l’accoglienza dei richiedenti asilo, e sull’impegno dei Comuni ad accogliere gradualmente sul territorio un numero di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, secondo una ripartizione di posti computata proporzionalmente alla popolazione residente.

Ma il vero punto saliente dell’intesa – ha sottolineato il Prefetto - è l’istituzione in Prefettura di una Cabina di Regia incaricata di governare razionalmente il sistema dell’accoglienza diffusa attraverso il coordinamento dell’azione con tutti i livelli istituzionali preposti.

La Cabina di Regia sarà costituita dal Prefetto, dal Presidente della Provincia, dal Presidente dell’Associazione Comuni del Lodigiano, dal referente provinciale ANCI e da tre Sindaci, in rappresentanza dei Comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti, dei Comuni di medie dimensioni e delle cinque città. Naturalmente verrà chiamato a partecipare ai lavori anche il Sindaco del Comune nel cui territorio è prevista l’apertura di un centro d’accoglienza.

L'organismo sarà chiamato, in particolare, a: individuare nuove unità abitative in cui trasferire i migranti attualmente ospitati in strutture che hanno raggiunto un numero sproporzionato rispetto alla quota ottimale del 2,5 per 1.000 abitanti; garantire il rispetto degli standard di qualità previsti dalle vigenti leggi in materia di accoglienza ed un impatto sociale sostenibile per il territorio. A tal fine, una struttura tecnica, formata da rappresentanti della Prefettura e dei Comuni, potrà effettuare sopralluoghi presso le singole strutture; promuovere attività ed iniziative culturali finalizzate a favorire momenti di incontro e scambio con i richiedenti protezione internazionale ed attività formative ed informative sui temi dell’accoglienza e dell’intercultura; promuovere dei corsi formativi e di accompagnamento sul medesimo tema rivolti alla cittadinanza;
individuare le nuove strutture in cui ospitare i richiedenti asilo destinati a questa provincia.

Il Presidente della Provincia ha espresso piena condivisione per l’obiettivo del Protocollo, finalizzato a strutturare un sistema di accoglienza dei migranti equilibrata e diffusa in ambito provinciale, mediante il superamento di eventuali disallineamenti del numero dei migranti presenti nelle diverse realtà territoriali. “Il giudizio politico è positivo perché segna un cambio di passo rispetto alla precedente gestione dell’accoglienza. Adesso gli sbarchi sono in netto calo ed è giusto pensare ad una nuova gestione del fenomeno, che tenga conto delle esigenze del territorio”. “Il giudizio politico è positivo – ha dichiarato il dott. Russo - perché segna un cambio di passo rispetto alla precedente gestione dell’accoglienza. Adesso gli sbarchi sono in netto calo ed è giusto pensare ad una nuova gestione del fenomeno, che tenga conto delle esigenze del territorio”.

La finalità del Piano, di realizzare una distribuzione ‘sostenibile’, ha trovato piena rispondenza anche nelle esigenze espresse dai primi cittadini, che hanno largamente condiviso l’idea di un coinvolgimento attivo nelle decisioni, destinate inevitabilmente ad avere effetti sulle rispettive comunità locali.

Il testo del Protocollo è stato trasmesso in mattinata ai Sindaci, i quali potranno far pervenire in Prefettura eventuali osservazioni o proposte di modifica, che saranno prese in considerazione ove pertinenti. Il tutto in vista della sottoscrizione, programmata per la prossima settimana.

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