La mostra nel Castello Trecchi di Maleo (e non nella Villa omonima), aperta da domenica 22 ottobre a mercoledì 1 novembre, è dedicata alla poesia nella scultura di Gianni Vigorelli, il più grande artista in questo campo che abbia avuto Lodi e il Lodigiano.
Curata da Tino Gipponi, presenta una trentina di opere di piccolo formato.
Nato nel 1916 è morto nel 1998. Caparbiamente non ha mai voluto esporre durante la sua vita. L’unica rassegna antologica, organizzata sempre dal critico Gipponi, è stata a Lodi nel 1999.
Diplomato all’accademia di Brera con Francesco Messina che lo aveva sempre prediletto fra gli innumerevoli suoi allievi, questa sua idealità e istintiva pronuncia per l’arte scultoria l’ha portato a risultati di respiro nazionale consacrati da giudizi di critici e artisti di rilevante importanza.
Tra inquietudini, rovelli e incontentabilità, restano le sue opere attraverso i suoi tre aspetti espressivi e stilistici.
La mostra al Castello Trecchi è l’occasione per scoprire e capire questo artista e percepire l’ispirata capacità creativa sostenuta dal dono della poesia.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30.
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