Giudizio negativo del Partito Democratico sulle dichiarazioni della neo vicepresidente e assessora al welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha affidato alla stampa nazionale delle anticipazioni sulla riforma della sanità che per quanto riguarda la suddivisione dei territori prevede la conferma dell’accorpamento del Lodigiano alla Città Metropolitana.
“Sostanzialmente sono tre i nostri motivi di critica alle affermazioni della Moratti – spiegano la segretaria della Federazione provinciale di Lodi, Roberta Vallacchi, ed il consigliere regionale Matteo Piloni – Innanzitutto, perché ci sembra assolutamente inopportuno affidare alla stampa la notizia di decisioni che invece dovrebbero passare al vaglio delle commissioni consiliari competenti, dove invece un vero confronto sulla riforma della legge 23 non è neppure ancora cominciato, nonostante la sperimentazione di quel modello varato nel 2015 sia terminata lo scorso dicembre”.
“In secondo luogo – proseguono Vallacchi e Piloni – ribadiamo la nostra contrarietà all’aggregazione di Lodi alla Città Metropolitana, anche perché, e arriviamo al terzo punto, non si tratta solo di una questione di confini provinciali, ma di un vero e proprio problema generato dalla confusione tra le funzioni di controllo e quelle di programmazione di Ats e Asst”.
"Facciamo un esempio: oggi, la funzione dei medici di medicina generale è in capo alle Ats. Noi crediamo che invece debba essere una funzione organizzativa più vicina al territorio. Inoltre, questa eccessiva dimensione dell’Ats non ha consentito ai Sindaci di essere pienamente coinvolti e di svolgere al meglio il ruolo di autorità sanitaria che è proprio delle loro funzioni".
“Mantenere Lodi nell’Ats Città Metropolitana è un errore che non abbiamo condiviso allora, non condividiamo oggi e non condivideremo domani – ribadiscono Vallacchi e Piloni – un errore, purtroppo, di cui si sono ben accorti i cittadini lodigiani, che in questi mesi di pandemia sono stati completamente abbandonati”.
“Vorremmo sapere cosa ne pensa la Lega e pretendiamo comunque che se ne parli al più presto in commissione, partendo proprio dal tema centrale delle funzioni e dalla ricerca di un efficace equilibrio tra ospedale e territorio, che deve essere ricostruito e ripensato”.
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