"Alcuni mesi fa la nota inchiesta di Fanpage metteva in luce i rapporti tra esponenti di spicco di alcuni partiti – Lega e Fratelli d’Italia – e vari soggetti dell’estrema destra: un legame saldo e consolidato, non certo un fenomeno estemporaneo e occasionale.
Emergeva uno spaccato inquietante; sullo sfondo, l’apologia del fascismo. Che con la libertà di espressione non c’entra proprio nulla.
Le cronache e i dati del Ministero degli Interni hanno mostrato la natura violenta e aggressiva (non solo verbale) di certi “patrioti” e affini in varie parti d’Italia: non si tratta certamente di anime candide che collezionano francobolli o di benefattori dediti alle raccolte fondi e alla distribuzione di pacchi alimentari. Un esempio su tutti, l’assalto alla sede della Cgil compiuto da militanti di Forza Nuova.
Nonostante sia calato un inspiegabile silenzio, per quanto riguarda il nostro territorio è doveroso ricordare i fatti avvenuti a Sant’Angelo negli ultimi anni: non isolati né sporadici. Violenza verbale e aggressioni fisiche, minacce, incitamento all’odio e alla xenofobia, intimidazioni.
Il 4 marzo 2018 (data delle elezioni Politiche) qualcuno gettava nel mio giardino, durante la notte, una bandiera del PD con la scritta ‘infame ti ammazziamo’; nei giorni precedenti, un ex militante di Forza Nuova (poi emigrato nella Lega e a seguire in FdI) tentava di aggredirmi fisicamente in pieno giorno, dopo avermi insultato pesantemente. Lo stesso che pestò a sangue un assessore.
Nel centrodestra di Lodi, i legami con taluni ambienti non si sono interrotti: purtroppo si ripete un copione già visto. Nelle liste che appoggiano Sara Casanova ci sono candidati che non nascondono affatto certe simpatie; non ci sono dubbi circa la “matrice”, dato che è chiarissima.
Sul profilo facebook di Michael Truscello (Lega), alla voce orientamento politico si leggeva: “Movimento Fascismo e Libertà – Partito Socialista Nazionale” (la frase, visibile da chiunque, è stata poi rimossa). Cosa di una gravità inaudita, che non ha bisogno di interpretazioni. Non è “folclore” né una “ragazzata”; non vale nemmeno la solita battuta qualunquista “i problemi sono altri”.
La Casanova non sapeva nulla? Non sapeva che all’interno del suo partito c’è chi professa candidamente un richiamo a posizioni neofasciste?
Gianmario Invernizzi (Sara Casanova Sindaco) è stato un punto di riferimento di Forza Nuova, tuttora è notoriamente vicino a quell’area. Eppure, avere in lista un rappresentante dichiarato dell’estrema destra, per la sindaca e la sua coalizione non rappresenta un problema.
Omar Lamparelli (Giovani Protagonisti Casanova Sindaco) nell’ottobre del 2021 veniva cacciato da Fratelli d’Italia perché legato a Lealtà e Azione, noto gruppo dell’ultradestra.
Sara Casanova ha un dovere morale: dissociarsi, prendere le distanze. Il suo silenzio è durato fin troppo. La natura politica di alcuni è sotto gli occhi di tutti, anche se furbescamente velata da sigle pseudo civiche: si presentano sotto false vesti, dissimulano la loro identità, non hanno mai tagliato i ponti con certi ambienti.
La differenza tra destra ed estrema destra non è solo una questione lessicale: le cose vanno chiamate con il loro nome.
A tutti quelli che “il fascismo non esiste più”, alla Casanova, ai suoi alleati va ricordato un aspetto fondamentale, pilastro della nostra Democrazia: il fascismo è un reato, non un’opinione.
Sorge infine spontanea una domanda: i moderati che si candidano con quella coalizione, si sentono a loro agio con simili “parentele” politiche?"
Valerio Esposti
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