Sara Casanova è "inadeguata a guidare la città": parola di Carlo Gendarini.
Si fa sempre più incandescente il confronto politico tra i due candidati alla poltrona di sindaco di Lodi, Sara Casanova per il centro destra e Carlo Gendarini per il centro sinistra.
Oggi è Gendarini ad intervenire dopo l'annunciato apparentamento tra la Casanova e le quattro liste guidate da Lorenzo Maggi. Dopo aver rimarcato la propria autonomia decisionale nei confronti del Partito Democratico - punto di forza della coalizione di centro sinistra - Gendarini rileva come la candidatura della Casanova sia "stata imposta dalla segreteria della Lega Nord di via Bellerio a Milano" nell'ambito delle solite spartizioni tra partiti, fenomento di vecchia data che continua a persistere anche dopo la fine della 'Prima Repubblica'.
"Vedo che Salvini verrà ancora a Lodi dopo esserci già stato: è lui che comanda davvero! Questo mi spaventa molto" osserva ancora il candidato del centro sinistra che rincara la dose: "Leggo che la candidata Casanova dice che deve ancora capire che cosa troverà in Comune, le consiglio di imparare a leggere un atto pubblico quale il bilancio del Comune che si propone di amministrare. Non bisogna aprire i cassetti, è necessario conoscere i bilanci! ... Sara Casanova temo che non sia in grado di leggere un bilancio".
Conclusione: il 25 giugno i lodigiani saranno chiamati a scegliere tra "competenza e credibilità da una parte ed approssimazione e impreparazione dalla parte di Sara Casanova".
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