Il Consiglio regionale ha votato questo pomeriggio la modifica della legge regionale sui centri per l’impiego (47 favorevoli, 29 contrari, nessun astenuto) ma non nel senso indicato dalla legge nazionale, ovvero passare alla regionalizzazione dei lavoratori oggi in carico alle Province.
Il Pd aveva presentato emendamenti per incrementare decisamente le risorse e per garantire che la presa in carico dei cittadini disoccupati venisse fatta in via esclusiva dal pubblico, a differenza di quanto avviene oggi.
Il voto contrario della maggioranza, insieme alla mancata regionalizzazione dei dipendenti, ha portato al voto negativo del PD.
“Una legge che contraddice la legge nazionale, a rischio di impugnativa da parte del governo giallo-verde – spiega la vice capogruppo democratica Patrizia Baffi – mettendo il sistema a rischio di cattivo funzionamento. Soprattutto, è una legge che indebolisce ulteriormente i centri per l’impiego. Il problema è che i cittadini non avranno la risposta che cercano nei momenti di difficoltà lavorativa, perché i centri per l’impiego, che sono il punto di approdo per chi cerca di entrare o rientrare nel mondo del lavoro, non avranno le risorse né economiche né strumentali per espletare al meglio un compito così delicato. Abbiamo atteso e auspicato fino all’ultimo che vi fosse da parte della maggioranza la volontà di incrementare in modo congruo lo stanziamento economico ma non abbiamo avuto risposte positive. Da qui il nostro voto contrario.”
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