Ieri pomeriggio il consiglio regionale ha votato due mozioni riguardanti la gestione del problema dei cinghiali nella nostra regione.
“L’obiettivo principale di entrambe le mozioni è quello di modificare la normativa nazionale, nello specifico la legge 157 del 1992, per permettere a tutti i soggetti abilitati la possibilità di partecipare ai piani di abbattimento, così come previsto anche dalla legge regionale la cui attuazione ha seguito in Lombardia un lungo iter che abbiamo costantemente monitorato” spiega il vice capogruppo PD Patrizia Baffi che nel suo intervento, durante la discussione, ha ripercorso tutte le fasi di attuazione della legge regionale 19 del 2017 e sottolineato le incongruenze politiche dell’attuale governo.
“Esiste di fatto una incongruità tra la normativa regionale e quella nazionale che deve essere assolutamente modificata per garantire la gestione dell’emergenza – fa sapere Baffi – Noi abbiamo lavorato seriamente e offerto il nostro contributo, seguendo passo passo l’attuazione della legge 19 per affrontare quella che nei nostri territori è definita ormai da tempo una vera e propria emergenza. Non vedo la stessa serietà in chi governa questo paese, dal momento che sono stati stralciati dalla legge di semplificazione quegli emendamenti, presentati dal Ministro Centinaio, che miravano alle modifiche tanto necessarie e che permetterebbero, anche ai cacciatori, di effettuare i piani di controllo. Il rischio è che queste due mozioni, che ho sottoscritto, restino lettera morta a causa del Governo gialloverde e di tutte le sue contraddizioni”.
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