Obbligo di colonnine di ricarica per le auto elettriche nelle nuove stazioni di servizio, in Lombardia.

Lo chiede un emendamento del Pd alla legge di semplificazione della Regione, approvato dalla IV Commissione Attività produttive.

“Ho ritenuto che per incrementare in modo considerevole le stazioni di ricarica, considerati i dati attuali che mostrano una carenza generalizzata di colonnine, era necessario rendere obbligatorio per le nuove aperture di stazioni di servizio, sia sulla rete autostradale che ordinaria, di dotarsi di impianti di ricarica elettrica”, spiega Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, ispiratrice e prima firmataria dell’emendamento.

“Attualmente, l’obbligo di dotarsi dell’erogatore di elettricità per veicoli può essere assolto, d’intesa con il comune, anche individuando una localizzazione su un’area pubblica o privata diversa dal sedime dell’impianto tradizionale, che è soggetto ad autorizzazione. Con questa mia richiesta, le nuove stazioni di servizio con più prodotti petroliferi non possono essere messi in esercizio se non ottemperano fin da subito all’obbligo di erogazione dei prodotti a basso impatto ambientale”, aggiunge la dem.

Alla base del ragionamento, per la consigliera Pd vanno guardate le aspirazioni internazionali: “Per raggiungere l’obiettivo europeo di una decarbonizzazione del parco veicolare servirebbe un numero di colonnine 8 volte superiore a quello attuale entro il 2030. Quindi, secondo la Commissione europea, per quella data dovrebbero essere installati 3,5 milioni di punti di ricarica nella Ue”.

E in questo quadro “l’Italia registra numeri positivi, ma occorre un incremento ulteriore rispetto ai 54mila impianti a uso pubblico installati al 31 marzo, con un progresso alla fine del primo trimestre del 31,5% rispetto al 2023, a cui la Lombardia contribuisce con un quinto del totale nazionale. Quindi numeri importanti che ci chiamano a una responsabilità non da poco. Dobbiamo assolutamente incrementare la presenza di colonnine, dando il buon esempio al resto del Paese”, conclude Vallacchi.