In un momento in cui sarebbe più che mai indispensabile dimostrare di possedere un vero senso delle istituzioni e di essere capaci di concentrare ogni energia sui tanti e gravi disagi causati dall’emergenza che stiamo vivendo, i Sindaci leghisti del Lodigiano si sono purtroppo lasciati andare ad una polemica contro il Governo sgraziata, sbagliata e che non porta a niente.
Quello che i cittadini si aspettano è che anche i Comuni siano pronti a fare la loro parte per aiutarli ad affrontare questa difficile situazione, con gli strumenti che hanno a disposizione.
Il primo è quello di un immediato rinvio ad una scadenza il più possibile lontana del pagamento dei tributi locali, per poi pensare ad una forte riduzione ed in alcuni casi anche ad esenzioni. Il secondo è quello di utilizzare tutto il margine possibile di spesa corrente per dare servizi, assistenza e contributi a chi più ne ha bisogno. Spiace segnalare che molti dei Sindaci leghisti impegnati nella polemica di giornata contro il Governo ad oggi non abbiano ancora fatto nulla di concreto su questi due fronti, a partire dal Sindaco di Lodi.
Così come non si può fare a meno di notare che le critiche dai toni aspri risparmiano inspiegabilmente i ritardi e l’inazione di Provincia e Regione, che sino ad ora non hanno stanziato nulla per le comunità locali (a differenza di quanto avvenuto in altre Regioni).
Il significato delle misure sin qui varate dal Governo è invece molto chiaro e concreto: sbloccare tutta la liquidità possibile per permettere ai Comuni di spendere subito ciò che serve, provvedendo poi a compensare questi esborsi imprevisti con successivi stanziamenti straordinari.
Con il Decreto “cura Italia” i Comuni sono stati autorizzati a destinare interamente a spese per l’emergenza Corona virus gli avanzi di bilancio 2019 (che per esempio per Lodi sono stimati in circa 2,8 milioni di euro); con il Dpcm firmato ieri sono state sbloccate le risorse del Fondo di Solidarietà, mettendo velocemente a disposizione dei Comuni una consistente liquidità (entro maggio una quota del 66% di un importo complessivo che per il Lodigiano vale oltre 25 milioni di euro), mentre per far fronte alle situazioni più gravi di povertà sono stati affidati 400 milioni di euro alla Protezione Civile per forniture di generi alimentari e distribuzione di buoni acquisto; infine, con il decreto legge previsto per aprile dovrebbe essere disposto il rinvio di Tari e Imu a novembre, senza mandare però in crisi di liquidità i Comuni, che potranno ottenere anticipazioni a zero interessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Invece di perdere tempo in polemiche, i Sindaci leghisti dimostrino allora di sapere e volere spendere queste risorse, subito ed in modo concreto.
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