"Siamo rimasti basiti davanti allo schema di disciplinare di incarico relativo all’agronomo che dovrebbe affiancare la direzioni lavori per il progetto dell’Isola Carolina a Lodi.
Siamo rimasti basiti perchè il disciplinare non è nulla di più che acqua fresca e non potrà in nessun modo impedire la compromissione dell’apparato radicale delle alberature esistenti durante i lavori.
Infatti, l’incarico si configura in una semplice verifica delle interferenze con il patrimonio arboreo esistente delle opere di rifacimento dei vialetti interni, nonché di definizione delle azioni di prevenzione dei danni delle opere edili sugli apparati radicali ed eventuali prescrizioni che consentano di completare le opere senza arrecare disturbo alla componente arborea.
Non era quello che ci aspettavamo. Una seria amministrazione avrebbe dapprima previsto nell’incarico un controllo preventivo tra lo stato di fatto e lo stato di progetto affinchè si potessero individuare fin dal principio gli eventuali punti di conflitto. È necessario risolverli prima dell’inizio dei lavori e non durante i lavori perchè le interferenze eventuali vanno comprese prima di cominciare e non dopo.
È assurdo poi limitare il controllo solo alle opere di rifacimento dei vialetti senza considerare anche tutte le altre operazioni che sono ricomprese in questo primo lotto di lavori, come ad esempio il collegamento all’impianto fognario dei bagni oppure le tracce per il passaggio dell’impianto di illuminazione o anche il playground previsto in verso Via del Guasto.
Altrettanto assurda è la condizione prevista tale per cui l’agronomo svilupperà la sua presenza solo se necessario e non in presenza costante in cantiere ed eventualmente attraverso interventi su chiamata in caso di problematiche inaspettate. Sarebbe inoltre utile che l’amministrazione rendesse noti i verbali di sopralluogo che l’agronomo dovrà redigere ad ogni visita affinchè si possa avere la massima visibilità sull’integrità del patrimonio arboreo presente all’interno del parco.
È incredibile constatare con quale leggerezza l’amministrazione non abbia previsto un serio controllo ispettivo durante i lavori da parte del professionista, basta infatti confrontare l’incarico dato all’agronomo per seguire i lavori di Viale Papa Giovanni XXIII per comprenderne la differenza. In quel caso il disciplinare comprendeva: l’indicazione sulle pratiche ottimali per evitare danni agli apparati radicali e agli altri organi delle piante, redigendo un breve documento sulle buone pratiche per tutelare gli alberi nelle aree di cantiere. L’assistenza includeva infatti un sopralluogo preliminare di inizio lavori con la DL quindi ante inizio lavori, la stesura di un documento sulle buone pratiche per tutelare gli alberi nelle aree di cantiere ossia una verifica preventiva su come trattare ogni singola interferenza; infine 5 sopralluoghi presso le aree di cantiere. Tutto ciò per un lavoro della medesima durata e con una complessità pari, se non inferiore, a quello che si svilupperà presso il Parco Isola Carolina. Insomma la sensazione forte è che l’amministrazione abbia incaricato un agronomo solo per dare un contentino ai tanti cittadini giustamente preoccupati delle sorti degli alberi dell’Isola Carolina.
Vedere come si è comportata e come si sta comportando l’amministrazione comunale su questo progetto, è deprimente e inaccettabile!"
Simone Piacentini - Capogruppo Partito Democratico Francesco Milanesi - Capogruppo Lodi Civica
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