Conclusa la prima fase delle elezioni amministrative, con l'ammissione di candidati a sindaco e liste per il consiglio comunale, anche a Lodi entra nel vivo la campagna elettorale.
Come noto, sette sono i candidati che cercheranno di aggiudicarsi la poltrona di sindaco, mentre ben diciannove sono le liste di candidati ad uno scranno in consiglio comunale: i posti a disposizione sono trentadue, i candidati quasi cinquecento.
Due sono le domande che tengono banco tra gli addetti ai lavori.
Anzitutto, quanto perderà al primo turno delle amministrative la coalizione di centro sinistra che, quattro anni fa, con poco più del quaranta per cento dei voti, passò al secondo turno, vincendo poi il ballottaggio con il centro destra. La fine anticipata del mandato elettorale a causa della vicenda Uggetti lascerà indubbiamente il segno; ma quanto inciderà in termini percentuali, malgrado lo sforzo fatto dal centro sinistra nel mantenere unita la coalizione scaturita nel corso del mandato ?
La seconda domanda viene di conseguenza: come si distribuirà questa quota fra i tanti - forse troppi - candidati in corsa per Palazzo Broletto ?
La domanda riguarda soprattutto il frantumato fronte del centro destra ed il Movimento 5 Stelle, per ora marginale nel contesto politico lodigiano.
Il dato di fondo è che, con buona probabilità, per accedere al prevedibile ballottaggio del secondo turno, saranno sufficienti percentuali di consensi ben inferiori a quelle registrate nel recente passato.
Intanto, c'è chi ha già speso risorse non indifferenti per la campagna elettorale, con manifesti di grandi dimensioni, pubblicità viaggiante e presenza sulla 'rete'.
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