Dopo la sentenza del Tar che dà torto alla Regione Lombardia sull'innalzamento delle soglie consentite per lo spandimento dei fanghi in agricoltura, intervengono i consiglieri regionali del Pd Patrizia Baffi, di Lodi, e Giuseppe Villani, di Pavia, già autori di un emendamento al Piano Regionale di sviluppo che tendeva, tra l'altro, a rivisitare i parametri.
La sentenza, emessa dalla terza sezione del Tar della Lombardia, accoglie il ricorso di una cinquantina di comuni del pavese e del lodigiano contro la delibera regionale n. 7076 dell'11 settembre 2017 con cui la Regione Lombardia aveva modificato i parametri relativi all'utilizzo dei fanghi da depurazione delle acque reflue degli impianti civili ed industriali in agricoltura.
“Nessuno vuol demonizzare i fanghi, che sono un elemento dell'economia circolare e che non sono di per sé nocivi – spiegano Baffi e Villani - ma la sentenza chiarisce ancora una volta che occorre una regolamentazione seria, attenta e scientificamente motivata che dia al settore un quadro chiaro sia per gli agricoltori che per i consumatori. La Regione, dice la sentenza, aveva le competenze per deliberare in materia solo in termini più restrittivi rispetto alla normativa nazionale, essendo la tutela ambientale materia esclusiva dello Stato. Ci auguriamo che il pronunciamento del Tar porti ora alla consapevolezza che occorre mettere mano alla legge e alle linee guida che disciplinano lo spandimento dei fanghi.”
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