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FANGHI, SUBITO IL TAVOLO CONGIUNTO

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Giovedì 06 Settembre 2018

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Era il 31 luglio quando Patrizia Baffi, consigliere regionale del Pd, inviò, assieme ai colleghi, una lettera ai presidenti delle Commissioni Ambiente e Agricoltura del consiglio regionale chiedendo di convocare con urgenza un tavolo congiunto sul tema dei fanghi.

“Ci sembrava importante approfondire ed elaborare proposte utili ad affrontare la situazione di emergenza che in Lombardia coinvolge i gestori degli impianti di depurazione, che, alla luce della sentenza del Tar, si trovano a non disporre di sbocchi immediati per il recupero e lo smaltimento dei fanghi”, ricorda oggi Baffi.

Il riutilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura in Lombardia è stato, infatti, interrotto dopo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, “per il contenuto di idrocarburi superiore ai parametri previsti da un decreto legislativo del 2006, creando grosse criticità soprattutto in relazione a stoccaggio, gestione e smaltimento”, fa presente il consigliere Pd.

Ma da allora non si è mosso nulla, “non è stata proprio fissata una data”, dice Baffi che nel nuovo testo sollecita la convocazione del tavolo congiunto sottolineando come il tema sia importante in particolare per le province di Lodi, Milano, Pavia, Cremona e Mantova.

Nel frattempo, in queste ore, il Gruppo regionale del Pd ha depositato un’interrogazione con risposta in Commissione sullo stato emergenziale, relativo ai fanghi da depurazione, e sugli aggiornamenti che dovessero venire da Regione Lombardia.

L’atto richiama la mozione urgente, approvata proprio il 31 luglio, in cui il consiglio regionale individua una serie di azioni da avviare sul territorio lombardo al fine di prevenire lo stato di emergenza nella gestione dei fanghi. Inoltre, fa riferimento al decreto del presidente regionale, del 7 agosto, con cui viene adottata un’ordinanza urgente per il ricorso straordinario, per 3 mesi, a speciali forme di gestione dei fanghi, per evitare l’interruzione di pubblico servizio di depurazione e garantire la salute pubblica e dell’ambiente.

“Il decreto, pur essendo intervenuto tempestivamente dopo l’approvazione della mozione, individua forme straordinarie e derogatorie di gestione dei fanghi per 3 mesi, appunto, ma di cui uno già trascorso, nelle more dell’atteso decreto ministeriale sui fanghi da depurazione, di cui per ora è stato solo approvato, il 1 agosto, il parere favorevole allo schema in sede di Conferenza Stato-Regioni”, precisa Baffi.

 

Nell’interrogazione i consiglieri Pd chiedono all’assessore regionale all’Agricoltura Rolfi “quale sia lo stato di attuazione della mozione urgente approvata il 31 luglio, con particolare riferimento all’azione sul Governo per sollecitare l’adozione in tempi brevi del decreto ministeriale sui fanghi da depurazione; quali siano i risultati registrati a seguito delle deroghe previste dal Decreto del Presidente di Regione Lombardia adottato ai primi di agosto; quali siano le criticità emerse nel corso degli incontri con i gestori”.

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