“I numeri parlano chiaro: Regione Lombardia sta guidando la Fase Due ‘alla cieca’” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti.
“Il quadro che emerge analizzando i dati forniti dalla Protezione Civile (aggiornati al 7 maggio) è disarmante: in Lombardia sono state sottoposte a tampone diagnostico 262.964 persone dall’inizio dell’emergenza Coronavirus e sono emersi 80.089 casi positivi. Nello stesso arco temporale, in Veneto, i “tamponati” sono stati 236.281 individuando 18.530 positivi. Il dato più rappresentativo della distanza tra il modello lombardo e quello veneto sta nel rapporto tra questi due fattori. Infatti, in Lombardia vengono testate tre persone per trovare un positivo, mentre in Veneto il rapporto è, addirittura, di uno su tredici. Cosa ci dicono questi dati? Anzitutto, come diciamo da tempo, i tamponi in Lombardia sono ancora insufficienti soprattutto in relazione al confronto con il Veneto e al monitoraggio sull’andamento complessivo dell’evoluzione dell’epidemia. E, in secondo luogo, che in Lombardia l’indagine sui sintomatici si dimostra ancora troppo superficiale e, tendenzialmente, si concentra soprattutto sui sintomatici impedendo di andare a fondo nel tracciamento dei contatti dei positivi. Diversamente, il Veneto è riuscito, in questi mesi, ad allargare il più possibile la propria rete di analisi non basandosi solo sui sintomi ma sulla prossimità tra le persone. Mantenendo questo approccio approssimativo è evidente che la gestione continuerà a brancolare nel buio con il possibile effetto di trovarci, tra due settimane, con qualche brutta sorpresa. Speriamo che ciò non accada - conclude Astuti - ma per scongiurare questa ipotesi l’unica strada percorribile è che Regione Lombardia aumenti il numero di tamponi”.
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