“Arrangiatevi.
In sostanza, è questo ciò che il Presidente della Regione ha detto alle Rsa lodigiane, alle prese con gravissimi problemi economici dopo il dramma vissuto nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria.
Arrangiatevi perché “oggi non possiamo implementare le risorse che già destiniamo alle strutture”. E la stessa cosa è come se Fontana l’avesse detta anche agli anziani ospiti delle nostre Case di Riposo e alle loro famiglie, molte delle quali facevano già in precedenza fatica a sostenere il peso delle rette di ricovero ed ora si sentono abbandonate, davanti alla prospettiva di un probabile aumento dei costi, visto che la Regione ormai da anni non aggiorna il suo contributo e men che meno ha intenzione di farlo ora.
Però Fontana questa cosa terribile non è riuscito a dirla in faccia a chi gestisce tra mille problemi e preoccupazioni le Rsa, perché nella sua visita a Lodi di giovedì non c’è stato spazio per loro: c’è stato spazio per tante altre cose, non tutte indispensabili, ma non per ascoltare le difficoltà e le richieste di aiuto di strutture che garantiscono un servizio di fondamentale importanza sociale.
Così, la questione Rsa è stata liquidata in una breve e frettolosa risposta ad una domanda della stampa. Come peraltro tutte le questioni sulle quali il Presidente della Regione avrebbe pur dovuto sentire l’esigenza di fornire spiegazioni, dall’abbandono della medicina territoriale alla disorganizzazione ospedaliera per i tamponi agli studenti sino ai già evidenti ritardi della campagna di vaccinazione antinfluenzale.
La visita di Fontana si è così dimostrata ciò che alla vigilia avevamo sperato non diventasse, vale a dire una mera passerella propagandistica, senza nessun reale confronto con il territorio; una messinscena per bearsi di finanziamenti che a parole lievitano di giorno in giorno (da 37 a 67 milioni di euro…), elargiti come “premio” dal munifico Presidente, quasi si trattasse di una sua disponibilità, non di risorse pubbliche alimentate dalle tasse di tutti noi, spacciando la bislacca tesi che rotatorie, asfaltature e piste ciclabili possano trainare la ripresa dell’intera economia locale (che evidentemente per la Regione si basa su ghiaia e catrame). Se alla vigilia avevamo temuto che questo appuntamento potesse rivelarsi deludente, il giorno dopo dobbiamo purtroppo constatare come sia stato persino mortificante".
Partito democratico della Provincia di Lodi
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