Nuove indiscrezioni a Lodi sui possibili candidati a sindaco per la coalizione di centro sinistra scaturita dalle ultime vicende amministrative della città.

In queste mesi del 'dopo Uggetti', diversi sono stati i nominativi balzati alla cronaca della politica locale come possibili candidati a sindaco della coalizione di centro sinistra, dopo la decisione di mantenere viva l'alleanza ad ampio spettro creatasi a palazzo Broletto in tre anni di amministrazione Uggetti.

Ora, quando ormai 5 Stelle e centro destra hanno annunciato i loro candidati ufficiali - Massimo Casiraghi per i pentastellati e Sara Casanova, segretario cittadino della Lega, per il centro destra, scelta che sta creando più di un malumore in Forza Italia - anche il centro sinistra appare ormai indirizzato ad ufficializzare le sue scelte.

Due i nomi che, più di altri, sembrano convincere i responsabili del Pd e dei suoi alleati; rientrano entrambi nell'area di centro, a conferma che per vincere a Lodi è meglio essere lontani dalle punte estreme.

Si parla, anzitutto, di Carlo Gendarini, attuale presidente della Camera di Commercio, ente destinato a confluire nella Camera della Città Metropolitana ed a perdere così la sua autonomia gestionale.

E' riemerso, poi, il nome di Sergio Tadi, già assessore nella giunta Uggetti, architetto che ha dimostrato sul campo di essere in grado di amministrare con oculatezza settori delicati della macchina amministrativa cittadina.

La decisione nella coalizione di centro sinistra sembra ormai alle porte, per una campagna elettorale - già in atto - che si profila quanto mai lunga: la data delle amministrative non è stata ancora indicata, ma con buona probabilità si andrà alle urne dopo Pasqua tra maggio e giugno.