"Potremmo ribattezzarlo il 'fronte compatto' dei sindaci della Lombardia. Uno schieramento coeso che, partendo dal milanese Beppe Sala e dal bergamasco Giorgio Gori, arriva al bresciano Emilio Del Bono e coinvolge tutti gli altri sindaci dei capoluogo di provincia della nostra regione".
Viviana Beccalossi, assessore regionale lombardo con delega alla ludopatia, parte da questa considerazione per annunciare che ha provveduto a inviare una lettera, condivisa con tutti i sindaci delle maggiori città lombarde, al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nella quale "si esprime - spiega Viviana Beccalossi - la preoccupazione causata dall'orientamento che il Governo sembra voler prendere in tema di contrasto al gioco d'azzardo patologico".
La lettera, oltre che da Viviana Beccalossi, è firmata da Giorgio Gori (sindaco di Bergamo), Emilio Del Bono (sindaco di Brescia), Carlo Lucini (sindaco di Como), Gianluca Galimberti (sindaco di Cremona), Virginio Brivio (sindaco di Lecco), Mattia Palazzi (sindaco di Mantova), Giuseppe Sala (sindaco di Milano), Roberto Scanagatti (sindaco di Monza), Massimo Depaoli (sindaco di Pavia), Alcide Molteni (sindaco di Sondrio) e Davide Galimberti (sindaco di Varese).
Nella missiva Viviana Beccalossi e i sindaci spiegano a Renzi come eventuali nuovi provvedimenti ipotizzati dal Governo potrebbero mettere a rischio tutto il buon lavoro fin qui svolto in Lombardia.
"Mi auguro - conclude Viviana Beccalossi - che il Presidente Renzi sappia cogliere il senso della nostra iniziativa e prenda in considerazione concretamente le istanze non solo di Regione Lombardia, ma di tutti i sindaci che quotidianamente vivono una piaga sociale che, di recente, don Antonio Mazzi non ha esitato a definire l' eroina del terzo millennio".
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