Il Presidente della Provincia di Lodi, Francesco Passerini, ha prima presentato, il 5 novembre, le sue dimissioni dalla carica, per consentire lo svolgimento contestuale delle elezioni del Consiglio Provinciale e del Presidente stesso (indette, con un decreto emanato sempre il 5 novembre, per il prossimo 18 dicembre), poi 3 giorni più tardi, l’8 novembre, le ha revocate prima che trascorresse il termine di 20 giorni che le avrebbe fatte diventare definitivamente efficaci.

L’ultimo passaggio di questa sorprendente girandola di decisioni e contro decisioni è stata quindi l’approvazione (ancora l’8 novembre) di un nuovo decreto di indizione delle elezioni, per il solo Consiglio Provinciale.

Oltre ad essere avvenuto nel più assoluto silenzio (non una dichiarazione, non un confronto con i Comuni), questo pasticcio resta anche privo di spiegazioni plausibili, che se esistono devono essere esplicitate con chiarezza e trasparenza.

Passerini non può infatti pensare che una dinamica di eventi tanto confusa ed ingarbugliata venga semplicemente registrata come dato di fatto, senza che susciti legittime domande, che richiedono convincenti risposte.