Il premier Conte è stato ad Ischia.
Ha voluto vedere di persona la situazione a distanza di poco più di un anno dal tragico terremoto del 21 agosto 2017.
"Sono fortemente rammaricato, da servitore dello Stato, - ha detto Conte - dei ritardi che si sono accumulati durante la fase di emergenza: la zona rossa piena di macerie, il problema degli sfollati, le scuole inagibili, gli intoppi burocratici. Ho incontrato tanta brava gente che si sente abbandonata, tanti bimbi con gli occhi pieni di speranza che non possono entrare nella propria scuola ancora danneggiata. Ho incontrato sindaci e amministratori, innamorati della propria terra, sfiduciati ma combattivi. A tutti loro va la mia ammirazione. Ho incontrato anche i familiari delle vittime del sisma, ai quali ho ribadito la mia vicinanza e quella di tutto il Governo, e anche i piccoli che miracolosamente sono scampati alla tragedia."
"Qui un particolare ringraziamento va ai vigili del Fuoco e alla macchina dei soccorsi - ha osservato il premier - che si è attivata prontamente. Da qui abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: basta parlare di emergenza, bisogna ripartire. E oggi siamo qui per dare concretezza alla speranza di tutte queste persone. Abbiamo pronto un decreto per il terremoto di Ischia. Lo presenterò io stesso la prossima settimana in Consiglio dei ministri. Inoltre proprio oggi il ministro Bussetti firmerà il provvedimento per mettere a disposizione le risorse stabilite per gli interventi nelle scuole danneggiate dal sisma. Tornerò più avanti per verificare di persona i risultati che arriveranno da questi provvedimenti. E per rincontrare tutte quelle persone a cui ho dato la mia parola che non saranno lasciate sole".
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