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IL VALZER DEL MOSCERINO

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Lunedì 30 Maggio 2022

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"Non pare vero come, il valzer delle tasse comunali, debba inevitabilmente aumentare al posto di diminuire - precisa Fulvio Curioni, candidato Sindaco di  Democrazia e Sussidiarietà -.

Cifre alla mano, il Comune di Lodi mette a "cassa" quasi cinque milioni di euro rimodulando aliquote irpef sugli scaglioni di reddito dei cittadini di Lodi.

Criterio di applicazione quello di diminuire le aliquote sulle fasce di maggior reddito , eccole: uno 0,60 per cento fino a 15.000 euro; uno 0,70 per cento dai 15.000 ai 28.000 euro, ed una diminuzione di aliquota del 3 per cento, con lo 0,75 per cento sulle fasce da 28.000 a 50.000 euro, per arrivare fino ad una  diminuzione di 5 punti percentuali, con la stessa percentuale dello 0,75 percento per i redditi dai 50.000 euro  in su.

Una diminuzione di 5 punti percentuale sulla fascia più alta di reddito in confronto a quella precedente. Un quadro quindi premiale a chi ha, penalizzando ancora chi non possiede. Una favola vecchia quella di promesse sulle minori tasse ai cittadini.

Noi di Democrazia e Sussidiarietà diciamo - prosegue Curioni - minori tasse applicando il QUOZIENTE FAMILIARE, quel meccanismo fiscale atto a premiare la famiglia monoreddito o con più componenti, diminuendo tout court una tassazione e favorendone cosi' lo sviluppo familiare già preoccupato da costi diretti ed indiretti (mutuo-prestito-alimentazione e costi verso i figli in crescita).

Togliere tasse alla famiglia significa per noi credere in lei e farla ripartire, dare una boccata di ossigeno sul fronte tasse comunali, esattamente quindi diametralmente opposti a questa amministrazione ed a questa opposizione, preoccupati da mirabolanti investimenti ed aumenti di tasse, promettendo ancora ai cittadini elettori di doverle diminuire.

Cinque anni - osserva Curioni - gettati ancora alle ortiche ed all'altare di inutili promesse di minori tasse, con botto finale pre elettorale, del loro aumento senza alcuna diminuzione.

L'inevitabile riflesso economico - analizza Curioni - consiste nell'effetto boomerang di queste tassazioni, ovvero togliere soldi in tasca al ceto medio, sempre più povero e quindi con una limitazione di potere d'acquisto, traducibile in minori consumi alimentari, di vestiario, di qualità di vita.

Questa tendenza altro non contribuisce che alla chiusura dei piccoli negozi di vicinato, artigianato, agricoltura, cambiando le sane abitudini della nostra cucina meditarranea a discapito di  una alternativa di successo dei soli grandi gruppi e catene commerciali presenti "in massa" anche nella nostra Lodi.

Mettere al centro la persona e la famiglia - evidenza Curioni - ci fa urlare contro l'applicazione di una aliquota irpef comunale dello 0,60 per cento su redditi da zero ad euro 15.000, da sostituire con una completa esenzione da questa tassa per queste famiglie e e persone  di Lodi.

Una mancanza di sussidiarietà lampante e snobbata dai due candidati sindaci di coalizione preoccupati solo di apparire come il più forte a suon di passerelle tra i mercati e di mohito da aperitivi.

Per questo - conclude Curioni - la nostra promessa resta quella di introdurre da subito meccanismi fiscali attenti  a queste persone,  centrali per noi, prima viene Lodi ed i suoi cittadini. Tutto il resto è parte di quel valzer stonato del moscerino, da cancellare in nome di dignità,solidarietà,equità sociale e qualità di vita per tutti".

Fulvio Curioni     

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