“La Regione Lombardia con una mano ha impedito alle aziende di fare i test sierologici ai propri dipendenti, con l’altra sta scaricando sui datori di lavoro le responsabilità sul controllo epidemiologico dei lavoratori. Ma questo non è serio! Con la delibera del 7 maggio la Regione dice che sono i datori di lavoro a dover disporre il controllo della temperatura dei dipendenti all’ingresso del luogo di lavoro, demandando poi al medico del lavoro la segnalazione delle persone febbricitanti, quindi sospette Covid, alle ATS. Ma che cosa succede se un lavoratore asintomatico entra in azienda e contagia altri lavoratori? Di chi è la responsabilità? Se la Regione non avesse stoppato tutti i test sierologici diversi da quello della Diasorin i datori di lavoro più attenti e più esposti si sarebbero potuti preparare per tempo, iniziando uno screening sui dipendenti, ma non è andata così e ora, con la ripartenza già in atto, tutta la responsabilità ricade su di loro.”
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza.
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