"Ancora una volta l'Unione europea si rivela lontana dalle esigenze della zootecnia": lo ha ribadito l'assessore regionale, Gianni Fava, commentando la seconda proposta del Pacchetto Latte avanzata dal commissario europeo, Phil Hogan.
"Non una parola per la suinicoltura, minacciata da listini inadeguati e dal blocco alle esportazioni russe - osserva Fava -. Quanto alla proposta del secondo Pacchetto Latte, avanzata dal commissario europeo Phil Hogan, contestiamo un intervento economico del tutto insufficiente e inadeguato a incidere sulle quotazioni della materia prima".
La proposta approvata in sede comunitaria stabilisce che 150 milioni di euro serviranno a finanziare a livello europeo la programmazione produttiva volontaria, con l'intento di contenere la produzione e arrestare il calo dei prezzi alla stalla.
Tale misura dovrebbe essere attiva da metà settembre e finalizzata a ridurre le produzioni europee di latte per 1,4 milioni di tonnellate. Altri 350 milioni sono stati destinati per azioni più flessibili a livello nazionale.
"All'Italia vengono destinati 20,9 milioni di euro - annota Fava - contro i 22 della Polonia, i 30 del Regno Unito, i 49,9 della Francia e i 57,9 milioni della Germania. Non mi pare si possa definire un grande successo negoziale".
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