Il nuovo bando regionale per l'acquisto di ausili e strumenti tecnologicamente avanzati a favore delle persone disabili o con disturbi dell'apprendimento rischia di lasciare senza contributo molti lombardi che vi avevano fatto affidamento.
La scoperta è della vice capogruppo del Pd in Regione Patrizia Baffi che ha verificato la presenza di un buco temporale di circa sette mesi tra il bando precedente e quello attuale: il primo permette di chiedere il rimborso degli strumenti e ausili acquistati o noleggiati dal 24 ottobre 2018 in poi, mentre il secondo riguardava fatture emesse fino a febbraio/marzo 2018.
Un buco, appunto, di circa sette mesi. Il bando riguarda strumenti come pc e tablet con applicativi specifici per l'apprendimento, altri strumenti informatici, apparecchi per la domotica e per l'automobile, ausili particolari come alcuni tipi di apparecchi per non udenti. La Regione rimborsa attraverso questo bando il 70% della spesa sostenuta. Baffi ha depositato un'interrogazione a riguardo all'assessore al welfare Giulio Gallera.
“I due bandi mettono in difficoltà quelle persone che hanno effettuato l'acquisto o il contratto di noleggio durante il periodo marzo – ottobre del 2018 – spiega l'esponente del Pd -. È una stortura, credo dovuta a distrazione o a sottovalutazione del disagio che può provocare per tante persone e per le loro famiglie. Peraltro il nuovo bando è a sportello, quindi ad esaurimento risorse, per questo chiedo alla giunta regionale di porre rimedio e di farlo in tempi brevi, perché i cittadini in queste condizioni possano partecipare per tempo alla richiesta di contributo. Si tratta di strumenti essenziali per l’autonomia e l’inclusione sociale della persona disabile. La Direzione generale welfare intervenga, pubblicando un nuovo decreto che modifichi e riveda i criteri temporali.”
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