I lombardi meritano una sanità pubblica di qualità che sia in grado di curarli. Servono investimenti nella rete dei medici di famiglia e nella sanità territoriale, quella che il centrodestra ha smantellato in questi anni.
Annunciare un mega ospedale da mezzo miliardo di euro, senza avere una visione, senza alcuna condivisione con il territorio, e soprattutto senza mettere in discussione il modello di gestione della sanità lombarda, è la classica operazione da venditori di fumo. Un tentativo di spostare l’attenzione dal fallimento del “modello” leghista di sanità lombarda alla solita proposta propagandistica che se andrà in porto si vedrà tra dieci anni.
Al contrario i lombardi devono avere risposte subito. In modo concreto e realistico chi governa in Lombardia si adoperi subito per valutare i costi e le opere necessarie per consolidare e migliorare l’Ospedale Maggiore di Cremona, e al contempo pensi anche a come valorizzare le altre strutture della provincia per rafforzare tutta la rete territoriale e non indebolirla come ha fatto in questi anni.
Questa la reazione del Movimento 5 Stelle, per voce del Senatore Danilo Toninelli e del Consigliere Regionale Marco Degli Angeli, alla proposta dell’europarlamentare di Forza Italia, Salini, di costruire con in fondi del MES un nuovo ospedale da 450 milioni a Cremona.
Toninelli e Degli Angeli non si limitano a pensare solo all'infrastruttura ma guardano anche ad un nuovo modello sanitario.
"Abbiamo bisogno di maggiori investimenti nella sanità pubblica, del ripristino della rete di medicina di base del territorio, di assistenza domiciliare, dell’infermiere di famiglia, del rafforzamento dei consultori e di più programmi di prevenzione.
Occorrono investimenti in studi epidemiologici, ricerca, in particolare quella oncologica, e laboratori di diagnosi”.
Continuano i due portavoce cremonesi del M5S: “Le sparate mediatiche che arrivano dagli esponenti di quella parte politica che per anni ha condiviso e tutt’oggi difende il modello di Sanità voluta da Formigoni e Maroni, rasentano il ridicolo.
Dispiace che anche qualcuno del Partito Democratico si lasci attirare da questo agghiacciante eco di sirene. Tutto questo - concludono Degli Angeli e Toninelli -, non può poi prescindere dalla stabilizzazione dei contratti di medici, infermieri e operatori sanitari, che da anni vivono nel limbo del precariato”.
Abbiamo già visto con l’ospedale in Fiera di Milano, che un contenitore vuoto senza risorse umane professionali è un mero spot elettorale. Il M5S in Lombardia lotta da anni per un rafforzamento della sanità pubblica. Ora è giunto il momento che Fontana e la sua compagine di centrodestra ci ascoltino e la smettano di far ingrassare la sanità privata a discapito di quella pubblica.”
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