Venerdì 29 novembre è in programma a San Rocco al Porto una interessante iniziativa promossa dai Circoli Pd del Basso Lodigiano per esaminare i numerosi problemi che in questa area territoriale affliggono il servizio sanitario.

Si tratta di un lungo elenco di criticità (che parte dall’inarrestabile declino di funzioni dell’Ospedale di Codogno e passa dalle difficoltà di accesso ai servizi di soccorso all’impoverimento della medicina di base territoriale), a cui le cronache di questi giorni hanno aggiunto un nuovo disservizio, con l’eliminazione dall’Ospedale di Lodi della terapia intensiva neonatale, che avrà pesanti ricadute anche nella Bassa.

L’effetto di questo ennesimo impoverimento dei servizi ospedalieri nel Lodigiano è stato spiegato da Francesco Bergamaschi (ex vice sindaco e attuale presidente del consiglio comunale di Maleo, nonché presidente del Parco Adda Sud) con un efficace esempio riportato sulla stampa locale: “Mia figlia che oggi ha 6 anni è nata prematura a Codogno ed è stata trasferita a Lodi: oggi dovrebbe nascere a Lodi o Cremona e venire trasferita a Pavia o Brescia”.

Partendo da questa constatazione (che si colloca tra l’amaro ed il paradossale), Bergamaschi ha auspicato una difesa dei servizi territoriali (non solo in ambito sanitario) che veda tutti uniti “oltre le diverse appartenenze politiche”, invitando a “ritrovare lo spirito del Consorzio del Lodigiano che portò alla Provincia di Lodi”.

Si tratta di un richiamo che non può che trovare il Pd lodigiano sensibile e concorde, perché la cultura della collaborazione tra le istituzioni locali a difesa degli interessi del territorio ci è sempre appartenuta. Il Partito Democratico ed i suoi amministratori locali sono quindi pronti a impegnarsi per ricostruire e rilanciare un “sistema territoriale” più coeso e aperto alla partecipazione di tutti, sperando in una autentica inversione di marcia rispetto allo sistematico smantellamento di qualsiasi esperienza di gestione condivisa dei servizi al quale si è purtroppo assistito negli ultimi anni (dal Consorzio Servizi alla Persona a Sogir) e ai silenzi del centrodestra lodigiano su scelte regionali che hanno tolto autonomia al territorio in sanità (con l’Azienda Sanitaria accorpata a Milano), edilizia sociale (sotto Pavia) e molti altri ambiti.