“In aula consiliare abbiamo accolto con favore la proposta di integrare la legge già esistente sugli orti didattici che diventeranno anche riabilitativi e terapici, ma è inutile continuare a scrivere leggi se poi Regione Lombardia non stanzia i fondi necessari”: lo ha ribadito la consigliera regionale del Pd Roberta Vallacchi, componente della commissione Sostenibilità sociale, dopo l’approvazione unanime di un progetto di legge sull’ortoterapia.
“Si tratta di una pratica ancora molto recente in Europa – dice Vallacchi - ma che si sta inserendo in numerosi progetti sperimentali con risultati importanti nella riabilitazione e in ambito sanitario: programmi di ortoterapia si possono trovare negli ospedali di riabilitazione e di salute mentale, nelle case per anziani, in centri diurni, in istituti sociali, nelle scuole, a domicilio e nei giardini comunitari. Nell’ambito della disabilità, per esempio, è utilizzata come terapia occupazionale, ossia disciplina riabilitativa che promuove la salute e il benessere attraverso le attività quotidiane per migliorare le capacità di adattamento fisico, cognitivo, sociale e psicologico della persona. È applicata quindi nei progetti che stanno nascendo per promuovere la vita indipendente delle persone con disabilità”.
“A questo proposito, voglio ricordare che due anni fa l’aula consiliare ha votato una legge per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità che sta ancora aspettando le risorse per essere attuata. Anche i tagli che dal primo giugno ridurranno i contributi a sostegno di grave e gravissima disabilità stanno rivelando quanto poco la Regione sia attenta ai bisogni dei suoi cittadini più fragili” sottolinea Vallacchi che questa mattina, in Piazza Duca d’Aosta a Milano, ha partecipato al presidio delle associazioni e delle famiglie che hanno protestato contro i tagli ai sussidi e il blocco dell'accesso alla misura B1.
“Vista l’importanza dell’iniziativa sarebbe stato necessario assumere dunque degli impegni concreti - aggiunge Vallacchi riferendosi alle proposte presentate oggi al progetto di legge – come, per esempio, implementare le risorse, adeguando anche gli stanziamenti previsti sul triennio 2024-2026, al fine di poter dare concreta attuazione alle finalità della legge e soddisfare le richieste di una rinnovata e più estesa platea di possibili enti ed associazioni aventi diritto e finanziare i costi assicurativi degli enti proprietari degli orti che accolgono persone esterne”.
“Impegni concreti che la maggioranza ha naturalmente deciso di ignorare - conclude Vallacchi – approvando ancora un’altra legge che senza risorse si rivelerà totalmente inutile”.
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