Di seguito le considerazioni della segretaria provinciale del Pd lodigiano, Roberta Vallacchi, sulle recenti elezioni eropee ed amministrative.
"I risultati dell’importante tornata elettorale di domenica 26 maggio consegnano alle nostre riflessioni numerosi elementi di valutazione, all’interno di un quadro che anche nel Lodigiano è stato molto articolato e con la necessità di saper distinguere ed interpretare con diverse chiavi di lettura i segnali che emergono dal voto per il Parlamento europeo, che ha coinvolto l’intero territorio, e da quello per il rinnovo di oltre tre quarti delle amministrazioni comunali, particolarmente significativo nonostante sui 4 principali centri della Provincia ne riguardasse solo 1.
Nel primo caso, il Partito Democratico ha fatto registrare nel Lodigiano la conferma dei livelli ottenuti alle politiche dell’anno scorso, poco sopra il 20%, con un lieve incremento decimale. Si tratta di una sostanziale tenuta, che tuttavia può essere messa in relazione con contesti di riferimento generale che presentano alcune differenze. E’ infatti vero che nel marzo del 2018 il dato del Pd nel Lodigiano era risultato superiore a quello medio nazionale, mentre domenica è invece avvenuto il contrario, ma questo risultato deve essere collocato all’interno di un’area geografica, quella delle regione settentrionali in generale e quella della Circoscrizione Nord Ovest in particolare, che ha assistito a una forte espansione del voto per la Lega, che a sua volta ha propiziato un ulteriore sviluppo della già consolidata prevalenza del centrodestra.
E’ in questo difficile contesto che possiamo considerare il risultato delle europee come una dimostrazione di presenza comunque rilevante, con davanti un percorso sicuramente ancora lungo e complesso per costruire le condizioni di una proposta capace di competere per una affermazione, ma in ogni caso consistente, con numeri ed energie per porsi al centro di un confronto che si pone l’obiettivo di aprire una prospettiva e presentare agli elettori una alternativa, anche nel nostro territorio.
Questa sensazione è particolarmente viva a Lodi, dove il positivo risultato raggiunto (oltre il 27%, in crescita di 2 punti rispetto alle politiche 2018) conferma la solidità ed il radicamento del Pd nella città capoluogo ed invita a sviluppare il rapporto con le formazioni di centrosinistra e con le espressioni dell’impegno civico, ampliando un consenso attorno ad un progetto locale che con queste premesse potrebbe presentarsi competitivo e convincente nei confronti degli elettori quando a conclusione del mandato dell’attuale amministrazione di centrodestra i lodigiani saranno nuovamente chiamati alle urne.
Tra gli elementi importanti del voto europeo nel Lodigiano, da rilevare l’ottimo apprezzamento per la nostra candidata Tina Lomi Signoroni, che ha raccolto un quantitativo di preferenze che non solo hanno contribuito in modo importante a sostenere il risultato complessivo del partito, ma hanno dimostrato quanto la figura di Tina goda di considerazione e stima e come sia stata giusta ed efficace la scelta di chiederle di mettersi a disposizione (ancora una volta ed in una veste nuova ed impegnativa) quando è emersa l’opportunità che anche la nostra Federazione mettesse in campo un nome per la lista circoscrizionale. Nella campagna elettorale Tina ha portato il suo entusiasmo, la sua capacità di stabilire relazioni e favorire il dialogo, le sue profonde esperienze in campi fondamentali della società (con particolare riferimento agli ambiti dell’educazione e della formazione), con la consueta carica umana e la sobrietà di modi che la contraddistinguono: sappiamo che per lei questo impegno è stato gravoso, ma ha prodotto frutti importanti e di ciò le siamo tutti riconoscenti.
Con la stessa attitudine generosa e positiva, sono stati davvero tanti gli iscritti ed i simpatizzanti che hanno svolto un intenso lavoro di presenza e promozione nel corso della campagna elettorale a sostegno delle liste e dei candidati con cui il Pd (direttamente o attraverso collaborazioni di impronta civica) si è presentato nella maggior parte dei Comuni lodigiani che erano chiamati al rinnovo delle rispettive amministrazioni: anche a loro va un sentito ringraziamento e l’esortazione a proseguire in questo impegno, fondamentale non solo per il nostro partito, ma per la qualità del dibattito democratico nel suo complesso, che si nutre di partecipazione e confronto.
I risultati del voto amministrativo ci hanno riservato sia pagine entusiasmanti (come la nettissima vittoria di Lodi Vecchio) che episodi dolorosissimi (basti pensare all’esiguo margine di voti che è costato la riconferma in un Comune importante come quello di Casalpusterlengo), ma occorre cercare di sviluppare una riflessione di più ampia portata.
Il cambiamento della geografia politica del Lodigiano in corso da circa due anni è purtroppo proseguito con la ricordata sconfitta di Casalpusterlengo, l’unico dei 4 principali centri del territorio ancora a guida di centrosinistra, innestandosi su un quadro che oltretutto vede la totale egemonia del centrodestra su Presidenza e Consiglio della Provincia.
E’ un contesto difficile, ma solo apparentemente privo di spazi per la nostra iniziativa politica, perché in realtà non mancano segnali di vitalità, talora anche controcorrente, spesso nel segno di formazioni civiche riunite attorno a principi e valori nei quali il Pd si ritrova e alla cui promozione contribuisce concretamente. Sono le voci di molte delle nostre comunità locali, che chiedono ascolto e rappresentanza nel dibattito territoriale e credono ancora che il Lodigiano esista e abbia significato se si dimostra capace (e soprattutto desideroso) di essere protagonista delle scelte sul suo futuro e sulla direzione che vuole dare al suo sviluppo: voci che sono anche le nostre, di una comunità politica forte, convinta, diffusa e pronta a rinnovare il suo impegno".
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