“Nelle ultime settimane, e in particolare negli ultimi giorni, stiamo assistendo a un aggravarsi della diffusione della peste suina negli allevamenti e anche in alcune porcilaie della nostra regione, a testimonianza che il virus non è veicolato esclusivamente da cinghiali, ma anche da altri fattori. Una situazione che obbliga a rafforzare le misure di controllo e di tracciamento, oggi evidentemente non ancora sufficienti. È per questo che chiediamo di attivare immediatamente una rete di epidemio-sorveglianza per stabilire come la Pseste suina africana sia arrivata sui territori ed evitare che si diffonda ulteriormente”.
Lo chiede Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, in merito alla notizia dei nuovi focolai di peste suina africana sul territorio lombardo.
“Una misura che abbiamo chiesto e ottenuto in sede di assestamento di bilancio attraverso un ordine del giorno che impegna la Giunta lombarda a stanziare le risorse per ampliare le indagini epidemiologiche sulla Psa, supportando i sistemi di sorveglianza per contrastare il virus”, aggiunge la dem.
“In Italia la rete per l’epidemio-sorveglianza c’è dal 2017 e si chiama ClassyFarm, un sistema informatico del Ministero della Salute per il monitoraggio degli allevamenti e la loro caratterizzazione in base al rischio. Ci sono tutti i protocolli e le check list sul tema della biosicurezza nelle aziende zootecniche e, in particolare, in quelle adesso interessate dei suini”, spiega Vallacchi.
“Ci auguriamo, a questo punto, che Regione Lombardia, dove esiste il 40% della realtà produttiva suinicola di tutto il Paese, onori l’impegno al più presto e che la Giunta Fontana attivi finalmente tutti gli interventi necessari ad arginare la diffusione del virus”, conclude la consigliera Pd.
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