"Il prolungamento della chiusura della sala di emodinamica del Maggiore di Lodi e la perdurante indisponibilità di una unità coronarica stanno diventando un serio problema, soprattutto perché non si riesce a percepire quale possa essere il futuro di queste fondamentali funzioni ospedaliere.

Alle già numerose segnalazioni dei disagi subiti dai pazienti e dalle loro famiglie per il forzato trasferimento presso strutture fuori dal territorio, si aggiungono infatti sempre più insistenti e diffuse preoccupazioni per la mancanza di indicazioni ufficiali su cosa si intenda fare per riattivare questi servizi.

Se a nessuno sfugge l’eccezionalità di una situazione di emergenza sanitaria che ha oggettivamente costretto l’organizzazione ospedaliera ad affrontare un radicale cambio di assetto per rispondere ad esigenze che non avevano precedenti, suscita invece perplessità la totale assenza di informazioni sui tempi e le modalità con cui l’Asst intende ripristinare una condizione di normalità, che tra le altre cose non può prescindere dalla piena funzionalità dell’emodinamica.

Sono quindi necessarie convincenti rassicurazioni da parte dell’Asst, prima di tutto sulla effettiva volontà di preservare funzioni che prima di essere sospese avevano sempre rappresentato una delle eccellenze del Maggiore, quindi sull’esistenza di un programma preciso perché ciò avvenga in tempi ragionevoli.

Pertanto, pur nella consapevolezza che in questa fase tanto complessa ed impegnativa i temi da affrontare sono numerosi e difficili, facciamo appello al nuovo Direttore Generale dell’Asst perché riconosca immediatamente che tra le priorità da risolvere rientra sicuramente anche la riattivazione dell’emodinamica.

Auspichiamo inoltre che anche gli enti locali, a partire dall’Amministrazione Comunale di Lodi, condividano questa esigenza e si attivino per rappresentarla nei confronti dell’Asst".

La segreteria provinciale del Pd