La sanità lombarda è da ripensare.
Lo hanno ribadito questa mattina in conferenza stampa a distanza i referenti del Pd lodigiano per quanto concerne il settore sanitario ed ospedaliero.
Di fronte all'emergenza coronavirus, secondo il Pd, il sistema imperniato sulle alte specializzazioni delle strutture lombarde è letteralmente franato evidenziando un grave limite: la lontananza dalle esigenze del territorio.
Lo hanno confermato nei loro interventi Roberta Vallacchi segretaria provinciale del partito, Valerio Tagliaferri, Eleonora Colnaghi ed Eugenio Ariano.
È per questo che occorre ripartire dal territorio per dare un nuovo volto alla sanità lombarda.
Si tratta, secondo gli esperti del partito, di dare maggior risalto alla medicina di base dando maggiori responsabili e sussidi ai medici di famiglia, ai servizi sociali ed alle strutture poliambulatoriali dislocate nelle comunità locali.
In sostanza, più territorio e meno eccellenza.
E di fronte al disastro innescato dal contagio da coronavirus qualcuno nelle alte sfere - Fontana, Gallera, ... - dovrebbe pensare seriamente alle dimissioni.
C'è un modello di riferimento ? Sì, quello mantenuto in vita nel Veneto, con più attenzione al territorio ed alle sue esigenze.
Dalle analisi fatte all'interno del Pd lodigiano è scaturito un documento che sarà inviato al livello regionale del partito per portarlo poi all'attenzione di Palazzo Lombardia.
L'obbiettivo è quello di disegnare la sanità lombarda per il prossimo quinquennio.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...