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SANZIONI TRENORD: ANCORA POLEMICHE

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Lunedì 10 Luglio 2023

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“È davvero irrituale che a noi consiglieri regionali del Partito democratico risponda non la Giunta, cioè la controparte politica, ma un’azienda partecipata dalla Regione. È successo nei giorni scorsi, in risposta al nostro rilievo rispetto all’esplosione di entrate nel bilancio regionale per le sanzioni incassate per violazione del contratto di servizio da parte di Trenord, scritta nero su bianco nell’assestamento al bilancio regionale, che stiamo discutendo nelle commissioni consiliari, che la stessa Trenord ha contestato con una nota stampa”, è il commento di Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, dopo aver letto le parole di Trenord, che rispondeva alla denuncia del Pd, relativamente all’aumento da 1,5 milioni a 11,25 milioni di euro della voce ‘Utilizzo sanzioni applicate alle imprese ed ai gestori delle infrastrutture per i contratti di servizio ferroviari’, contenuta in assestamento al bilancio regionale, ora in discussione nelle commissioni consiliari in vista dell’approvazione in Aula a fine mese.

“A parte il fatto inusuale, è il contenuto che sorprende, perché così facendo la società attacca noi, ma soprattutto critica la Giunta Fontana, che si è permessa di inserire nel Bilancio penali accertate dalla Regione Lombardia per violazioni avvenute nel 2022. Verranno votate tra qualche giorno, ma a detta della società non sono ‘ancora consuntivate con Trenord’ – spiega Vallacchi –. La domanda sorge spontanea: in bilancio c’è forse scritta una falsità? Invece, temiamo che la verità sia molto semplice: Regione Lombardia ha accertato, nel solo 2022, 9,7 milioni di euro di penali per violazione del contratto di servizio. E poiché i miglioramenti, in questi anni, sono stati assai scarsi, si apre il tema del perché la Regione si appresta a formalizzare un affidamento diretto per 10 anni a una società come Trenord che accumula milioni di euro di penali. Esattamente, nel 2021 – dove per legge, a causa del Covid, non si permise di sanzionare le violazioni, se non in misura ridotta –, 1,5 milioni, e nel 2022, 9,7 milioni in più, passando dunque da 1,5 a 11,2 milioni di euro. Non c’è molto altro da aggiungere, il resto delle spiegazioni le chiederemo in sede di consiglio regionale”.

Invece, per quanto riguarda il numero delle linee sotto gli standard di puntualità, per le quali è stato dunque riconosciuto il bonus ai pendolari, per il 2022 la consigliera dem conferma la cifra di 160: “Non è chiaro come faccia i conteggi la società, ma forse non si rende conto che anche la cifra che dà, ovvero 145, è un numero decisamente abnorme. Il trasporto pubblico in Lombardia deve nettamente migliorare e fare un salto di qualità all’altezza di una Regione così importante. Solo così permetteremo a migliaia di persone di sceglierlo per convenienza ed efficienza. Questa è la nostra volontà politica e il nostro lavoro ha come sola finalità una Lombardia migliore”.

(Comunicato del Partito Democratico regionale)

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