Il Partito Democratico, su iniziativa della vice capogruppo Patrizia Baffi, ha presentato un’interrogazione in Regione sulla vigilanza e il controllo delle strutture di raccolta e stoccaggio rifiuti, partendo dalla vicenda della GGM Ambiente di Codogno. L’obiettivo è l’introduzione effettiva dell’obbligo “di collocazione presso gli impianti di adeguati sistemi di controllo, videosorveglianza e registrazione eventi, nelle aree ritenute sensibili”.
L’interrogazione sarà illustrata martedì in aula dalla stessa Baffi, che ne è prima firmataria, e a rispondere sarà l’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo.
“Troppo spesso vengono scoperti siti di stoccaggio abusivi – spiega l’esponente del Pd - e troppo spesso accade che poco dopo l’avvio dei controlli nei siti autorizzati scoppino incendi. In Regione Lombardia dal 2015 al 2018 sono stati contati, in tutto, circa sessanta roghi. La gestione dei rifiuti ha purtroppo molte zone d’ombra ed è fonte di un business nel quale si sono infiltrate le organizzazioni criminali. La commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sui rifiuti, nella sua relazione del gennaio 2018, ha evidenziato la fragilità degli impianti, spesso non dotati di adeguati sistemi di sorveglianza. L’impianto di sorveglianza non può più essere discrezionale, la nostra posizione è che diventi obbligatorio per legge, prerequisito per l’apertura di un sito di stoccaggio o smaltimento e soggetto a sanzione il suo malfunzionamento o non funzionamento. Il controllo deve diventare una precondizione e chiediamo alla giunta che cosa intenda fare in merito.”
“In Consiglio regionale – continua l’esponente del Pd - abbiamo approvato a gennaio 2019 una risoluzione che ha portato ad un aumento dell’attività di indagine e di sorveglianza sul territorio. Successivamente, a luglio, abbiamo approvato un ordine del giorno con il quale abbiamo chiesto di aumentare mezzi e risorse per potenziare le attività di controllo. L’attenzione costante in Consiglio regionale ha portato risultati positivi in termini di indagine e di sorveglianza del territorio, tuttavia il ripetersi dei roghi di rifiuti richiede interventi ulteriori. Fatti come quelli dell’incendio alla GGM di Codogno non devono più accadere, per la salute dei cittadini e per la qualità del nostro ambiente, già sovraccaricato di fattori inquinanti a cui gli incendi o la dispersione di rifiuti, in particolare quelli speciali, contribuiscono in modo incontrollato e molto impattante.”
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