“La settimana prossima ricomincia la scuola. Tra i tanti problemi che le famiglie dovranno affrontare ce n’è uno che merita particolare attenzione: quello degli insegnanti di sostegno. Mi auguro di non dover assistere anche quest’anno a sacrosante manifestazioni di protesta da parte dei genitori di alunni disabili che non potranno iniziare regolarmente l’anno scolastico per carenza di docenti specializzati”.
Lo scrive in una nota Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.
“Purtroppo – prosegue l’ex ministro – l’esperienza non fa ben sperare. Secondo statistiche dello stesso ministero, nelle scuole a gestione statale di ogni ordine e grado il rapporto tra alunni o studenti con disabilità e posti di sostegno è stato, l’anno scorso, di 1,85. Ma in alcune Regioni, soprattutto del Nord, il rapporto è stato di più di due disabili per posto di sostegno. Così, ad esempio in Veneto (2,1), Liguria (2,09), Lombardia (2,07), Marche (2,06), Abruzzo ed Emilia-Romagna (2,05). Non per caso, dunque, i “vuoti” sono stati avvertiti soprattutto in questi territori, suscitando proteste che hanno assunto forme clamorose".
"Ma in un paese davvero civile - conclude la Brambilla - non si dovrebbe arrivare a tanto”.
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