“Sull’indagine in corso da parte della Procura di Lodi e della Guardia di Finanza di Casalpusterlengo che riguarda possibili sversamenti di sostanze tossiche nel territorio di Castiglione d’Adda e della conseguente contaminazione delle falde acquifere, Arpa e Regione Lombardia non hanno effettuato né hanno intenzione, al momento, di effettuare alcuna analisi aggiuntiva” .
Lo fa sapere la consigliera regionale del Pd Roberta Vallacchi, a margine dell’audizione che si è svolta questa mattina in commissione Ambiente con la direzione generale Ambiente Clima e la direzione di Arpa, in merito alla questione che da qualche tempo sta preoccupando molto la popolazione della zona.
“Entrambi i rappresentanti regionali si sentono tranquilli e sereni, in quanto ritengono che se ci fosse stato un pericolo davvero imminente, il giudice avrebbe imposto limitazioni diverse – riporta Vallacchi – Noi però ci saremmo aspettati da Regione Lombardia, e soprattutto dalla sua Agenzia per l’ambiente, verifiche ulteriori, almeno sulla presenza dello specifico composto di diclorometano. L’indagine in corso non preclude certo a Arpa di effettuare, in via prudenziale, analisi per proprio conto”.
“Abbiamo inoltre scoperto – aggiunge la consigliera dem - che nel 2000 la Regione Lombardia ha rilasciato all’azienda precedente un’autorizzazione ambientale scaduta nel 2015 e mai rinnovata dalla Elecos Technology che ne ha preso il posto, dichiarando di svolgere esclusivamente attività di confezionamento. Ma sarà effettivamente così? La domanda, che ho posto anche in sede di audizione e che dopo aver visto il sito dell’azienda era più che giustificata, è rimasta senza una risposta”.
“L’atteggiamento di questo governo regionale ci lascia, ancora una volta, assai delusi e con parecchi interrogativi a cui cercheremo al più presto di dare una risposta” conclude Vallacchi.
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