A Lodi, Legambiente sollecita Comune e Esselunga a tornare ad un tavolo di confronto per trovare una soluzione praticabile ad enrambi sulla vicenda dell'area ex Consorzio Agraria, ancora abbandonata.
Lo fa formulando sette proposte che contengono una visione della città destinata a far discutere. Eccole:
"Siamo ben consapevoli di aver tutti perso al Consiglio di stato e le sentenze si rispettano.
Ciò non toglie che il tribunale non aveva il compito di stabilire la bontà delle scelte progettuali fatte e non obbliga le parti a rinunciare a migliorare e correggere decisioni e progetti, nell’interesse della città e persino della stessa Esselunga.
Elenchiamoli brevemente i principali miglioramenti che auspichiamo:
1) Spostare l’ingresso merci autoarticolati e furgoni verso via Visconti e non verso la stazione, evitando così il passaggio dei bilici di fronte alla stazione e lungo via Polenghi e via Anelli. La decisione comporterà una diversa distribuzione dei capolinea degli autobus presso la stazione; la stazione deve essere facilmente accessibile e sicuro in primo luogo a piedi, in bicicletta e con gli autobus, sia dal centro che da viale Pavia.
2) Ridisegno incroci lungo i Passeggi: non si debbono allargare le carreggiate (e tantomeno le rotatorie di via Dante e piazza Medaglie d’oro) i tigli vanno salvati (persino la sentenza del Consiglio di Stato riconosce l’errore del Comune), si debbono ripristinare tutti i semafori, se non altro a chiamata per la sicurezza dei disabili, e i percorsi pedonali e ciclabili preesistenti. Forse va ripristinata l’intera viabilità attorno alla stazione: il traffico del nuovo MegaStore non deve aumentare l’afflusso di auto lungo i “passeggi” e verso il centro. La zona è già ora in parte a traffico limitato e di fatto a velocità calmierata (zone 20 e 30).
3) Vanno ridotti i parcheggi a raso. Se non è possibile tagliare il numero totale dei parcheggi a servizio del SuperStore, si aumentino almeno quelli su due piani, si progettino parcheggi multiuso (fasce orarie, abbonamenti, condivisione con la stazione e quartiere), le pensiline solari e con ricariche elettriche (oggi in Europa si vendono già il 16% di auto elettriche).
4) Si installino pannelli solari fotovoltaici su tutte le nuove coperture possibili. Il Comune dovrebbe imporlo su tutte le strutture commerciali (e non) di nuova costruzione. Esselunga dia l’esempio. E si proponga la messa a disposizione dell’energia elettrica prodotta in eccedenza alle Comunità Energetiche di Lodi. Nell’interesse sia delle funzioni del centro commerciale che di tutta le città.
5) Un progetto più bello: i rendering (“il cubone”) che si sono visti sono francamente inguardabili e sfigurano rispetto al disegno BPL firmato Renzo Piano.
6) Il benessere animale: è proprio necessario lo spostamento dell’area cani? E le due colonie feline registrate, dove e come ospitarle in futuro?
Una settima e ultima ambiziosa proposta: la grande distribuzione, come il grande capitale in genere, è errante, non ha radici, va dove ha maggior convenienza, portando sul territorio vantaggi e guasti. E’ compito anche nostro, come del Comune e di Esselunga migliorare l’ambiente e la città in cui si inserisce.
In Italia e nel Mondo si è dimostrato che sono possibili già oggi insediamento anche di grandi supermercati a basso impatto e persino completamente “carbon neutral”. E se si costruisce ora, con la prospettiva dei prossimi 40 anni, vale la pena essere preveggenti. Nel 2040 o 2050, la “neutralità climatica” dovrà diventare a “emissioni zero nette”, inquinamento zero, anche per gli impatti indiretti della produzione delle merci e degli alimenti che si venderanno, per il modo in cui si porteranno a casa e si useranno. Abbiamo studiato esempi e casi: sono disposti, Esselunga e il Comune ad accogliere il confronto?
Noi ci siamo, incontriamoci quanto prima".
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...