“Auguriamo a Francesco Passerini buon lavoro, ma da lui ci aspettiamo anche che si renda conto che la sua è stata una vittoria monca, ottenuta al Consiglio di Stato, non con il voto, dove in mancanza di un avversario si sono presentati solo i suoi sostenitori, che rappresentano meno del 40% dell’elettorato”.
Lo dichiara Fabrizio Santantonio, segretario provinciale del Partito Democratico, commentando l’esito scontato delle votazioni tenutesi martedì 6 febbraio per la scelta del nuovo Presidente della Provincia.
“Mai come questa volta è il caso di dire che il vincitore non può essere definito il presidente di tutti: lo affermano i numeri stentati della partecipazione al voto, che ne fanno un presidente di minoranza, e ancor più la decisione di Passerini di eliminare il suo unico avversario in un’aula giudiziaria, invece di confrontarsi con lui davanti al giudizio degli elettori, sulla base di un confronto di idee, valori e proposte per il territorio. Perciò, riconosciamo la legittimità dell’elezione di Passerini e rispettiamo il ruolo istituzionale che riveste, ma gli chiediamo di dimostrare fin da subito e con atti concreti l’impegno ad amministrare la Provincia cercando la collaborazione di tutti e costruendo soluzioni concertate”.
“I temi da affrontare non mancano - sottolinea Santantonio - e tra questi ci sono anche molti e gravi problemi irrisolti che affondano la loro origine in scelte quanto meno discutibili fatte all’epoca della giunta di centrodestra presieduta dal leghista Foroni, che per esempio ha lasciato in eredità pesantissimi contenziosi legali e somme ingenti da pagare a titolo di risarcimento danni. Per il momento Passerini ha indicato due priorità: l’Università ed il Parco Tecnologico Padano. Sono questioni cruciali per il territorio, di importanza strategica, ma per affrontarle in modo efficace Passerini dovrebbe avere il coraggio e l’imparzialità di andare contro le decisioni dell’amministrazione leghista di Lodi, reclamando il rispetto degli accordi sulla destinazione alla Provincia dei fondi del Patto per la Lombardia e invertendo la pericolosa china fatta prendere al Parco Tecnologico con la mossa irresponsabile del concordato preventivo, che ha avuto l’unico effetto di far perdere al Ptp un contributo regionale di 1 milione di euro che sembrava già sicuro. Vedremo come Passerini intende muoversi, nel frattempo chiediamo che convochi rapidamente l’assemblea dei sindaci, per illustrare i suoi programmi”.
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