E’ uno degli eventi più attesi dell’anno per la categoria e, anche nel 2024, chiuderà un weekend di grande ciclismo che coinvolgerà gran parte delle strade della regione Lombardia.
Il 13 ottobre le strade di Cantù torneranno ad accogliere la Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi Enel, organizzata anche quest’anno da RCS Sports & Events.
Il giorno successivo al Giro di Lombardia, ultima Classica Monumento dell’anno, toccherà agli amatori affrontare le strade che hanno reso epiche le gesta di campioni come la ‘Nuvola Rossa’, a cui questo evento è stato intitolato e che in carriera ha trionfato ne ‘La Classica delle Foglie Morte’ nel 1966 e nel 1973.
All’evento di presentazione, in cui è stata svelata anche la nuova maglia celebrativa realizzata da Castelli, hanno preso parte Francesca Caruso, assessore della Regione Lombardia, Luca Onofrio, Head of Mass Events di RCS Sports & Events, Paolo Bonifati, Responsabile Area Territoriale Lombardia di Enel, Damiano Cunego, vincitore del Giro di Lombardia 2004, 2007 e 2008, e Norma Gimondi.
La maglia ufficiale della Gran Fondo è prodotta da Castelli. Il verde rimane il colore predominante, con inserti blu scuro e dettagli in bianco. Spicca nella parte posteriore la scritta “Poche chiacchiere e menare”, motto ispirato proprio da Felice Gimondi. La maglia combina funzionalità e un design elegante, rendendola perfetta per i partecipanti alla Gran Fondo.
Partenza da Cantù con i primi 25 km che sono un “mangia e bevi” costante per le strade della Brianza, sino a Maglio, dove incominciano i 7 km più terribili ed emozionanti della gara che porteranno gli atleti sino alla collina di Sormano.
Gli ultimi due km di questa erta rappresentano l’apice della corsa e sono diventati in breve tempo un monumento del ciclismo mondiale: il Muro di Sormano. Qui, la strada sale vertiginosamente ad una pendenza media del 15,8% ed una massima del 27%.
Le scritte sull’asfalto ed i cartelli a bordo strada si susseguiranno per far vivere ad ogni granfondista l’esperienza di un vero professionista. Per i meno allenati è confermata una deviazione di 2km che permette di raggiungere la vetta percorrendo una salita meno impegnativa.
A seguire discesa in picchiata fino a Nesso, e poi di nuovo e collina sino a Regatola, dove incomincerà la seconda salita di giornata: il Ghisallo.
Le pendenze sono importanti, ma non aggressive come Sormano. La salita è pedalabile ed il paesaggio godibile. Chi vorrà “fare la gara”, potrà spingere rapporti importanti. La pendenza media nei 9km è del 6.2%, e solo verso la fine tocca la punta massima del 14%. In cima, la Madonna del Ghisallo con le sue famose campane ed il museo più celebre della storia del ciclismo vi daranno il benvenuto. Arrivati sul Ghisallo la Gran Fondo è al km 70. Quasi 2/3 di gara sono stati percorsi, e le difficoltà maggiori sono ormai alle spalle. Una lunga e larga discesa fino a Merone permette di recuperare un po’ le forze prima degli ultimi 20 km che ripropongono strappi e salitelle prima di arrivare nel centro di Cantù.
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